TRAPANI. Beni per 50 milioni di euro sono stati sequestrati, lunedì mattina, dagli uomini della Direzione investigativa antimafia di Trapani nei confronti di Giuseppe Amodeo, 58 anni, di Alcamo, e del suo nucleo familiare.
Noto imprenditore operante nel settore edile e turistico-alberghiero, Amodeo rientra, secondo gli investigatori della Dia, nel novero dei soggetti indiziati di appartenenza a Cosa nostra e titolare di beni in valore sproporzionato al reddito dallo stesso dichiarato.
Limprenditore fu tratto in arresto nel luglio 1998 per concorso in associazione mafiosa poiché considerato a disposizione di autorevoli esponenti mafiosi dei mandamenti di Trapani e Alcamo, come Vincenzo Virga, 77 anni, e Antonio Melodia, 54. Procedimento pensale conclusosi con la condanna ad un anno e quattro mesi di reclusione.
Pur non risultando un affiliato a Cosa nostra, la Dia riferisce che dalle acquisizioni processuali la figura di Amodeo emerge come quella di un imprenditore che non si è fatto scrupoli ad entrare in rapporti di affari con le imprese mafiose, al fine di assicurarsi lauti guadagn che hanno posto le basi del suo successo economico-imprenditoriale, garantendo, nel contempo, il raggiungimento delle finalità lucrative proprie dellassociazione mafiosa.
Fra i beni sequestrati figurano 7 compendi aziendali con relativo capitale sociale (tra i quali sono ricompresi unimportante struttura ricettiva-alberghiera); 6 quote sociali (tra le quali quelle riconducibili ad un esclusivo villaggio turistico); 107 appezzamenti di terreno; 59 fabbricati; 12 autoveicoli/autocarri/motocicli; 13 conti correnti/depositi bancari.
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