Tares, Piazza: “Il guazzabuglio della maggioranza Cennami/Schiappa”

di Redazione

 Mondragone. “Il sindaco e la sua Amministrazione intendono, a qualunque costo, rifocillare le casse del Comune al fine di continuare, con i soliti contributi a pioggia, ad alimentare una consistente rete clientelare …

… che, in assenza di una efficace politica di sviluppo del territorio e di una giusta ed equa politica di risanamento finanziario, realizzata attraverso la lotta ai veri evasori ed attraverso una oculata spesa pubblica rappresenta l’unica fonte alla quale la sua maggioranza può abbeverarsi, per soddisfare quella sete di potere che non ha nessun rapporto con un governo del territorio capace di attivare politiche di sviluppo senza aggravare i disagi e le difficoltà dei cittadini. Sindaco, non hai ridotto l’Imu, non vuoi evitare l’iniquo pagamento di una presunta Tarsu arretrata, ci prepari al colpo di grazia con la Tares”.
Quanto sopra riportato sembrano le parole pronunciate da uno degli otto Consiglieri comunali di minoranza che si oppongono alla maggioranza ribaltonista Cennami/Schiappa. E invece no! Quello trascritto fa parte di un comunicato stampa del Partito Democratico di Mondragone del 29 gennaio scorso, quando la compagine “sinistra”, allora all’opposizione come da mandato popolare, attaccava il sindaco Schiappa sull’assurdità delle bollette pazze della Tarsu arretrata.
Oggi, alla vigilia di Natale ed in un momento in cui l’economia cittadina sta vivendo uno dei periodi più bui della sua storia, il Partito Democratico non solo attua un silenzio assordante su quanto sta accadendo in città, ma ne è il co-protagonista insieme a Schiappa. Il pasticcio della Tares era stato preannunciato da tutta la minoranza in occasione del Consiglio comunale di approvazione del bilancio 2013; a nulla sono valse le ammonizioni di tutti i Consiglieri comunali di opposizione sulla confusione dell’applicazione delle tariffe.
La maggioranza ribaltonista Cennami/Schiappa nonostante gli allarmi lanciati dal Consiglio comunale ha tirato dritto per la sua strada ed oggi si trova a fronteggiare una popolazione inferocita che non è stata per nulla informata su quanto stava accadendo. I cittadini stanno ricevendo delle bollette che non spiegano nulla su ciò che deve essere pagato; vi sono due semplici righe che non illustrano assolutamente nulla e, peraltro, con caratteri talmente piccoli da far impallidire le clausole dei famosi contratti delle assicurazioni.
Ciò che l’Amministrazione deve immediatamente spiegare a tutta la città è perché il costo della raccolta dei rifiuti è lievitato di ben 1 milione e 300mila euro a fronte di un servizio molto più scadente del precedente; perché negli atti propedeutici al bilancio non è stata inserita la relazione dell’ufficio competente che doveva giustificare l’aumento del costo del servizio e – soprattutto – perché i contribuenti mondragonesi debbono pagare l’aumento del costo del servizio per tutto il 2013 quando il nuovo appalto, con la maggiorazione dei costi, è partito solo dal mese di luglio scorso. Come saranno giustificati tali maggiori incassi nel bilancio?
Aveva ragione, dunque, il Pd nel gennaio scorso quando affermava che l’amministrazione Schiappa pensava solo ad elargire patrocini? E se lo stesso partito riteneva di avere ragione perché oggi ne è complice? Ha cambiato idea? E se si quali sono state le motivazioni di tale inversione ad U?.
Il consigliere comunale Giuseppe Piazza
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