Qualita’ dell’acqua, Fumo: “Non avevano detto basta al silenzio?”

di Redazione

 TEVEROLA. Prima ancora che si portasse alla ribalta il problema della qualità dell’acqua in Campania, ho cercato di conoscere quali erano i parametri qualitativi dell’acqua che arriva nel mio appartamento.

In verità credevo che, come è possibile fare a Napoli, fosse possibile collegarsi al sito web dell’Acquedotto Campano e, inserendo i riferimenti del mio indirizzo , conoscere i dati che mi interessavano. Ho scoperto che la cosa non è facile poiché esiste una complessa organizzazione con cui l’Acquedotto Campano capta e distribuisce l’acqua nella nostra regione. Senza entrare troppo nei particolari, dopo lunghissime “indagini” ho scoperto che i risultati da me cercati potevano essere in possesso dell’Unità operativa di prevenzione collettiva dell’Asl di Caserta.

Tale Uopc di competenza territoriale è collocata in un appartamento di un centro residenziale che si trova alle spalle del villaggio della Us Navy di Gricignano. Non è possibile raggiungere per via telematica tale presidio, poiché lo stesso non ha una dotazione informatica al passo dei tempi (iò di cui dispongono sono componenti donate da vari benefattori ed “appizzottate” alla meglio).

Per cui mi sono recato presso tali uffici e sono riuscito a sapere che un funzionario dell’Asl afferente a tale unità operativa (Pasquale Oliva) effettua, con frequenza mensile o quindicinale, i prelievi di campioni di acqua erogati dalle varie fontanelle pubbliche collocate nei comuni di Teverola e del “circondario”. Tali campioni vengono spediti all’Arpac, con sede a Caserta, che effettua le analisi di rito.

Orbene, i risultati delle analisi non sono in possesso dell’Uopc poiché non vengono neanche comunicate a chi ha spedito i campioni. Non si mette in dubbio che le analisi vengano effettuate, però vorrei capire perché, alla fine, come utente, non possa conoscere la qualità dell’acqua che esce dei miei rubinetti.

Per tale motivo ho scritto al sindaco di Teverola in considerazione del fatto che la gestione della rete distributiva dell’acqua è gestita direttamente dal Comune di Teverola. E’ passato un mese e non solo non ho ricevuto un riscontro ma addirittura neanche l’Uopc di competenza ha avuto una richiesta da parte del sindaco. Ed a pensare che uno degli slogan delle varie manifestazioni contro le terre dei fuochi è: “Basta ai troppi silenzi”.

Enzo Fumo, ingegnere chimico

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