Bando energia: consiglieri accusano Sagliocco, che grida al “complotto”

di Antonio Arduino

 Aversa. “Come mai la scelta del progettista, del dirigente e della giunta è ricaduta sullo stadio comunale e il complesso di San Lorenzo che evidentemente non sono nella piena disponibilità del nostro Ente?

Se ritieneche la non veridicità delle informazioni prodotte riguardo alla piena disponibilità dei suddetti immobili non possa precludere l’accesso ai finanziamenti, come previsto dall’articolo 16 comma 4, punto 4, anche per la scuola ‘Linguiti’? E come intendono procedere il sindaco e la giunta per non incorrere nelle sanzioni previste espressamente dal bando della legge?”.

Conclude così l’interrogazione a risposta orale trasmesso al sindaco e al presidente del consiglio dai consiglieri Gino della Valle, Giampaolo dello Vicario, Paolo Galluccio, Michele Galluccio, Imma Lama, Augusto Bisceglia e Orlando de Cristoforo che mette in discussione il corretto operato della giunta e del settore tecnico municipale nella realizzazione della documentazione necessaria alla partecipazione all’avviso pubblico indetto dalla Regione Campania per ottenere finanziamenti relativamente al progetto ‘Energia efficiente-piano per promuovere e sostenere l’efficienza energetica della Regione Campania’, pubblicato il 2 settembre 2013.

Un progetto che si è finanziato consentirebbe la realizzazione di impianti capaci di realizzare energia elettrica pulita a basso costo. Per i sette consiglieri la documentazione presentata all’ente regionale per ottenere il finanziamento sarebbe non veritiera, giacché il bando prevederebbe che gli edifici sui quali si intende realizzare gli impianti siano di proprietà dei comuni e siano nella piena disponibilità dei comuni stessi. Cosa che, per i firmatari dell’interrogazione, non corrisponderebbe alla verità dal momento che sia lo stadio comunale che il complesso di San Lorenzo non sarebbero nella disponibilità dell’ente locale ma di soggetti terzi.

Questa la tesi che il sindaco Giuseppe Sagliocco ha bocciato nel corso della conferenza stampa di fine anno in cui ha anticipato alla stampa la risposta che darà ai firmatari dell’interrogazione. Per il primo cittadino l’interrogazione dei sette consiglieri non terrebbe conto dei termini precisi nel bando di avviso pubblico che prevederebbe che gli edifici ai quali è destinato l’intervento, realizzabile con il finanziamento regionale, siano di proprietà comunale e ad uso pubblico. Cosa che si verifica in tutte tre gli immobili proposti dall’ente per il finanziamento.

Per il sindaco l’interrogazione è effetto di un’errata interpretazione bando, probabilmente legata alla scarsa conoscenza dello stesso e alla troppa foga di apparire da parte dei consiglieri che intervenendo in questa maniera potrebbero creare un danno all’ente comunale. Perché avanzare l’ipotesi che vi siano state dichiarazioni non veritiere da parte dell’amministrazione municipale nella documentazione allegata alla domanda di partecipazione al bando potrebbe, come ha chiarito il corso della conferenza stampa in cui ha mostrato il bando regionale relativo all’avviso pubblico, suggerire a chi esaminerà le richieste dei comuni di sospendere quella di Aversa al fine di analizzare attentamente la documentazione, di conseguenza l’ente potrebbe essere escluso dalla concessione dei finanziamenti, almeno in questa fase, ed essere costretto a rinviare la richiesta ad anni successivi.

“In questo modo non si fa l’interesse della città”, ha commentato Sagliocco, riferendo di un tentativo fatto da persone ancora da individuare, ma che ha escluso possano far parte del Consiglio comunale, per far perdere all’Ente il finanziamento previsto per il restauro della parte dell’ex convento di San Francesco che ospitava anni addietro il liceo artistico.

“Un’associazione che sulla base di indagini effettuate si è dimostrata inesistente ha trasmesso alla sovrintendenza relazioni foto non autentiche atte a dimostrare situazioni che avrebbero impedito l’intervento su quella struttura”, ha detto Sagliocco. “Situazioni completamente inventata che – ha aggiunto – ci hanno costretto a perdere tempo prezioso per dimostrare l’infondatezza di quelle cosiddette prove”. “Non vorrei – ha concluso – che anche questa interrogazione avesse l’effetto di ritardare la concessione di finanziamenti che spettano ad Aversa e che potrebbero portare enorme vantaggio alla cittadinanza”.

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