Aversa. Al di là dello scontato risultato finale dettagliato in altri articoli su Pupia, è stato ancora un Consiglio comunale che ha dimostrato l’inconsistenza dell’opposizione quello tenuto nel pomeriggio di giovedì.
Un’assemblea durata quasi cinque ore che prevedeva la ratifica di atti dovuti, ratificati come era logico attendersi, la discussione di mozioni e di interrogazioni presentate dallopposizione a firma di Pasquale Landolfi del Sel, Marco Vilano del Pd e del gruppo dei consiglieri cosiddetti dissidenti.
L’unica mozione discussa è stata quella firmata da Orlando de Cristoforo e Augusto Bisceglia, bocciata dopo quasi due ore di dibattito, per essere stata la ripetizione di una precedente, identica mozione, presentata qualche anno fa dallattuale presidente del Consiglio, riproposta in un momento politico in cui potrebbe non aver più senso data la prossima approvazione Puc.
Laltra mozione, a firma del consigliere Pandolfi, che riteniamo meritava almeno di essere esaminata quantomeno per il momento storico in cui vive la cosiddetta “Terra di fuochi”, e le sette interrogazioni presentate non hanno ottenuto neanche un momento di attenzione. Ma basta leggerle per rendersi conto che probabilmente non avrebbero cambiato nulla nell’attività amministrativa.
Se a questo si aggiunge la querelle promossa da alcuni consiglieri su una presunta incompatibilità di Nico Nobis, del gruppo Noi Aversani, per aver difeso nella sua professione di avvocato un cittadino che ricorreva contro l’amministrazione, e il pepe che si è cercato di mettere nellassemblea sottolineando lassenza di Mimmo Palmieri come fatta per scelta, per contestare una mancata designazione ad assessore, e uno scambio di battute avvenuto tra il sindaco e il presidente del Consiglio comunale, Stabile,come momenti di tensione nella maggioranza, ci si rende conto della pochezza politica dell’opposizione che non sembra essere animata da alcuna volontà propositiva ma desiderosa solo di apparire sui media proprio grazie ad uscite che fanno titolo.
Quanto allassenza di Palmieri e al battibecco tra Sagliocco e Stabile è bastato chiedere ai due consiglieri per sapere che Palmieri era assente per motivi del tutto personali e che non ha alcuna pretesa, come ha affermato,ad assessorati, oltre al fattoche per Stabile lo scambio di battute con Sagliocco era un momento di normale dialettica.