Aversa. Abbattimento del terzo piano delledificio che ospitava il liceo artistico, in piazza don Giuseppe Diana, oltre alle due ali laterali dello stesso edificio.
Ad annunziare la decisione della soprintendenza ai Beni Artistici di Caserta di concedere il nulla osta allamministrazione comunale lassessore ai lavori pubblici Elia Barbato, in quota Forza Italia nellesecutivo guidato dal sindaco Giuseppe Sagliocco.
Di fatto ha dichiarato lesponente azzurro della giunta aversana verrà fuori la vecchia pianta delledificio che ben si armonizza con lantico monastero di San Francesco, riportando quellarea a quello che era lantico stato. Inoltre, cambierà anche la viabilità della zona tenuto conto che la vecchia villa comunale sarà ampliata cancellando il tratto di via Giolitti che va da piazza don Giuseppe Diana sino a vicoletto San Francesco.
In pratica, a completamento dei lavori, le automobili che giungeranno da via Cardinale Guglielmo Sanfelice, o via Seggio che dir si voglia, dopo vicoletto San Francesco continueranno verso piazza Amedeo passando davanti alla storica gelateria Pacca per poi risalire transitando davanti al Teatro Cimarosa e raggiungendo piazza don Diana e la casa comunale o via Giolitti.
Il progetto definitivo è ancora lingegnere Barbato a parlare verrà approvato in giunta nei prossimi giorni per inviare il tutto alla stazione unica appaltante di Caserta dove già sono presenti da tempo gli altri tre progetti previsti dalla programmazione dei Piu Europa.
Ossia il restyling di Via Roma con lampliamento della zona a traffico limitato sino allincrocio con via Arturo Garofalo e la bike sharing, la ristrutturazione e il recupero della Casa Natale di Domenico Cimarosa, il figlio più illustre di Aversa e il recupero della ex Chiesa dello Spirito Santo, che ospiterà proprio la Fondazione dedicata al noto musicista, padre dellOpera Buffa e del Settecento musicale napoletano.
Rimane, infine, ancora da varare il recupero di piazza Marconi, la vecchia piazza Mercato (così chiamata perché ospitava la fiera settimanale del sabato sino al terremoto del 23 novembre del 1980. Sempre relativamente a via Roma, in città, si registra un diversità di vedute tra Sagliocco che si sarebbe dichiarato favorevole ad asfaltarla, mentre contrario sarebbe proprio Barbato che avrebbe dichiarato di essere pronto a dimettersi se scompariranno i sanpietrini da quella che è la strada più importante della città.