Reato di omicidio stradale, Aifvs confida in Cancellieri

di Redazione

 Aversa. “Entro gennaio porterò in Consiglio dei Ministri un pacchetto di norme sulla giustizia che conterrà anche l’introduzione del reato di omicidio stradale”.

L’annuncio del ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri, giunto nel primo giorno dell’anno, è stato accolto con favore dalle sedi dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada di Aversa e Trentola Ducenta, Pozzuoli da anni in prima linea in questa battaglia.L’obiettivo è tutelare gli utenti più vulnerabili, come pedoni e ciclisti, e applicare sanzioni più severe con l’introduzione dell’omicidio stradale.

“Bisogna inasprire le pene contro i pirati della strada – afferma Biagio Ciaramella, rappresentante dell’associazione di Aversa – Da cinque anni siamo attivi sul territorio con una raccolta firme volta a modificare la legge sul patteggiamento affinché non ci siano più sconti di pena per i responsabili di incidenti mortali”. “Le parole del ministro Cancellieri ci offrono speranza e giustizia per i nostri figli – Nessuno purtroppo li farà tornare tra le nostre braccia, ma confidiamo in un calo delle stragi stradali e in una maggiore prevenzione”.

Le nuove norme colpiranno gli autori di questi reati per fare in modo che i familiari delle vittime non si sentano più offesi nel loro dolore per l’assenza di riscontri da parte delle istituzioni. Lo scopo dell’Aifvs è A.m.c.v.s. fare prevenzione per aumentare la sicurezza sulle strade ed evitare che auto pirata o atteggiamenti sbagliati al volante possano rovinare la vita a intere famiglie. Il sodalizio è nato, inoltre, per fornire assistenza tecnica, legale e psicologica a tutti coloro che hanno perso un caro sull’asfalto.

“E’ per questo – spiega Ciaramella – che in questa battaglia abbiamo bisogno che tutti ci stiano vicini, a partire dai sindaci, come il primo cittadino di Trentola Ducenta, Michele Griffo, o associazioni sportive come l’Aversa Normanna del presidente Giovanni Spezzaferri, che si è sempre mostrata disponibile nei nostri confronti ospitando manifestazioni dell’Aifvs negli stadi di Aversa e Trentola Ducenta. A partire dalle prossime giornate porteremo avanti campagne di prevenzione sul territorio tra i giovani per convincerli a non premere troppo sull’acceleratore e per educarli ad una guida sicura”.

“L’introduzione del reato di omicidio stradale non ci restituirà i nostri ragazzi e non potrà essere applicato ai procedimenti penali in corso – rincara la dose Elena Ronzullo madre di Luigi Ciaramella, vittima della strada nel 2008 – Ma è il primo passo contro una lotta iniqua che da anni stiamo combattendo. L’introduzione di questa fattispecie di reato può dare senso alle tragiche morti di tanti innocenti affinché il loro sacrificio non sia stato vano”.

“Noi – aggiunge – continueremo a vigilare perché questo 2014 sia finalmente l’anno della giustizia con la G maiuscola”. La petizione per la proposta di legge C.3274, finalizzata ad incrementare le pene per la guida azzardata e pericolosa e a contrastare la criminalità stradale, prevede una “riformulazione degli articoli 589, 590 e 590-bis del codice penale, relativi alle fattispecie di omicidio colposo, lesioni personali colpose” e un incremento delle pene per il caso in cui tali reati siano causati da condotte di guida dissennate o sotto l’effetto di sostanze alcoliche, stupefacenti o psicotrope.

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