Zone franche urbane, intervista al senatore Romano

di Livia Fattore

Lucio RomanoAversa. Varo delle zone franche urbane. Una vicenda che ha visto in prima fila il senatore aversano Lucio Romano. A lui abbiamo rivolto una serie di domande.

In cosa si concretizza questo provvedimento? “Esprimo soddisfazione per il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico che ha incluso Aversa tra le zone franche urbane. Il lavoro che abbiamo svolto a livello parlamentare e governativo, finalizzato al sostegno e rilancio dell’imprenditoria locale, si è significativamente concretizzato con la disponibilità di oltre 11 milioni di euro. Le misure adottate si sostanziano in agevolazioni, a favore di micro e piccole imprese di nuova o recente costituzione, concesse dal Ministero mediante esenzioni dal pagamento delle imposte Irpef, Ires, Irap, Imu e contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente. Le agevolazioni consentono di fruire dell’esenzione dall’imposta sui redditi, per il periodo fiscale 2014, già a decorrere dalla scadenza fiscale del prossimo mese di giugno”.

Qual è il senso, il significato, l’importanza del provvedimento per il Sud? “I provvedimenti adottati s’inquadrano in una più complessiva politica economica del Governo mirata a favorire, in una rinnovata visione, il Mezzogiorno d’Italia. Il riconoscimento di Aversa come zona franca urbana valorizza e sostiene il modello della piccola impresa, caratteristica propria del nostro territorio. Incoraggia, inoltre, l’imprenditoria giovanile e l’innovazione. Rappresenta certamente un punto di partenza per una ripresa del lavoro, dell’economia e del sociale. In una contingenza di particolare sofferenza economica nazionale, la zona franca urbana si inserisce in una nuova visione di modello imprenditoriale. Si segna una decisa inversione di tendenza. Pertanto, non più sostegno unicamente alla grande impresa ma particolare attenzione alla creazione e rilancio di tessuti industriali locali. Senza sfuggire all’imperativo di mantenere sani i conti pubblici, le misure adottate sono connotate da scelte verso obiettivi di investimento e di sviluppo economico, sostenibile dal punto di vista sociale e ambientale. Anche la legge di stabilità, recentemente approvata dal Parlamento, rivolge particolare attenzione al rafforzamento della piccola e media imprenditoria con misure di accesso al credito, finanziamento del Fondo di garanzia con introduzione della sezione speciale per progetti di ricerca e innovazione, estensione dell’ambito operativo della Cassa Depositi e Prestiti”.

Qual è il senso della partecipazione dei Popolari per l’Italia al governo Letta? “L’impegno assunto dal Governo Letta è testimonianza di attenzione a potenzialità e istanze del nostro territorio, attraverso serie e concrete misure di incentivazione. Stanziare, nella contingenza di questi tempi, delle risorse per sostenere le imprese e il lavoro è fra le priorità che noi Popolari Per l’Italia abbiamo indicato nel Community Act presentato al Presidente Letta, in occasione dell’incontro delle scorse settimane. Noi popolari ‘Per l’Italia’ partecipiamo in maniera seria e leale al confronto interno alla maggioranza con l’intento di concorrere al consolidamento di un’esperienza di Governo che riteniamo di fondamentale importanza per il rilancio del Paese secondo gli auspici autorevoli del Presidente Napolitano e in sintonia con le aspettative della comunità nazionale. Premessa necessaria per ogni ulteriore successo dell’azione di governo è che le forze politiche di maggioranza assumano fino in fondo le proprie responsabilità, senza coltivare ambiguità o vie di fuga orientate da meri tatticismi e finalizzate a immediati interessi di parte”.

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