Napoli. La compagnia della Guardia di Finanza di Capua, nellambito dellattività di contrasto al dilagante fenomeno della contraffazione dei marchi, ha scoperto, in Saviano (Napoli), un opificio adibito allillecita produzione in serie ed al confezionamento di calzature riproducenti il noto marchio Hogan.
La fabbrica era protetta da un apposito sistema di videosorveglianza che, sebbene perfettamente funzionante, non ha impedito ai finanzieri di irrompere allinterno del locale, ove sono stati sorpresi sette cittadini, tutti di nazionalità italiana, intenti alla produzione delle scarpe.
Nel locale, di oltre 140 metri quadrati sono stati rinvenuti 17 macchinari tutti in funzione, circa 30mila pezzi tra scarpe finite e pronte per la commercializzazione, tomaie, suole e relativi accessori, tutti recanti marchio contraffatto Hogan nonché 2 clichè di metallo anchessi recanti il falso contrassegno, materiale che avrebbe consentito la produzione in serie di ulteriori calzature della nota griffe.
Le fiamme gialle, dopo giorni di appostamenti, pedinamenti ed osservazione nella zona, hanno così smascherato lillecita attività, la cui struttura era organizzata per gestire lintera catena di lavorazione delle tomaie e delle suole in gomma, passando allassemblaggio, per poi ultimare il prodotto con lapposizione, mediante clichè contraffatti, del marchio della nota marca Hogan.
In tal modo, si ottenevano scarpe identiche alle originali da immettere sul mercato parallelo, provocando così concorrenza sleale, svantaggi economici per le aziende titolari del marchio e, soprattutto, danni ai consumatori, indotti allacquisto di prodotti falsi.
Lattività di controllo è stata estesa anche alle modalità di gestione dello smaltimento degli scarti di lavorazione delle calzature atteso che le stesse venivano effettuate senza losservanza di alcuna disposizione in materia di tutela ambientale.
I sette soggetti sorpresi intenti alla lavorazione, tutti originari di paesi dellhinterland napoletano e casertano sono stati denunciati, a piede libero, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nola. Sono tuttora in corso le indagini per ricostruire lintera filiera del falso, partendo dalle rotte di approvvigionamento della merce contraffatta fino ad arrivare ai venditori al dettaglio, nonché gli accertamenti patrimoniali per recuperare a tassazione i proventi derivanti dallillecita attività.
Il fenomeno della contraffazione è particolarmente radicato nel territorio casertano e napoletano, in quanto notevole è la richiesta del mercato nero, costituito essenzialmente da operatori del settore che svolgono la commercializzazione dei prodotti illegali, soprattutto nei mercati rionali. Gli approfondimenti investigativi, infatti, sono anche diretti ad accertare lindividuazione di unulteriore filiera, quella dellacquisizione del prodotto finito direttamente dal mercato cinese e introdotto illegalmente per la commercializzazione nel territorio italiano.
Loperazione rappresenta unulteriore conferma dellimpegno profuso dal comando provinciale della Guardia di Finanza di Caserta nel controllo economico-finanziario del territorio, al fine di tutelare la sicurezza dei cittadini e la libera concorrenza dei mercati.