Napoli. L’influenza continua a contagiare l’Italia, senza aver ancora raggiunto il picco, atteso dopo le vacanze di Natale.
Nell’ultima settimana del 2013 si sono registrati circa 116.000 casi di sindromi influenzali, per un totale di circa 691.000 italiani messi a letto dal virus dall’inizio dell’epidemia. Questa la fotografia scattata dalla rete di sorveglianza sentinella Influnet, coordinata dall’Istituto superiore di sanità (Iss), in collaborazione con il Centro interuniversitario per la ricerca sull’influenza (Ciri) di Genova e il sostegno del ministero della Salute. La rete si avvale del contributo dei medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, dei referenti nelle Asl e nelle Regioni.
Secondo i dati inviati da 651 medici sentinella durante la cinquantaduesima settimana del 2013, dal 23 al 29 dicembre, l’incidenza totale è pari a 1,95 casi per mille assistiti. Nella fascia di età 0-4 anni l’incidenza ha raggiunto i 5,75 casi per mille assistiti, nella fascia di età 5-14 anni 2,25, nella fascia 15-64 anni 1,89 e tra gli over 65 anni si è attestata a 0,86 casi per mille assistiti.
L’attività dei virus influenzali è ai livelli di base in quasi tutte le regioni italiane. In alcune l’aumento dell’incidenza totale è alimentato soprattutto dal crescente numero di casi osservato nella classe di età pediatrica. Le Regioni più ‘influenzate’ sono Campania, con 244 casi (incidenza pari a 4,16 su 1000), Emilia Romagna (197 casi, 2,57), Lazio (281 casi, 2,44), Valle d’Aosta e Trento.
Il ministero della Salute ha messo a disposizione dei cittadini un nuovo servizio, denominato ‘Che influenza fa?’, per prevedere il picco dell’influenza e pianificare di conseguenza studio, lavoro e vacanze.
Si tratta di una sorta di meteo dell’influenza interattivo, disponibile sul sito www.campagnainfluenza.it, dove in tempo reale, ogni giorno, è indicato il rischio influenza; è accessibile anche come App per smartphone (iOS e Android) da consultare in mobilità. ‘Che influenza fa?’ permette in pochi clic di conoscere in anticipo il rischio di influenza, settimana per settimana e, a seconda dell’età, sulla base delle medie dei dati epidemiologici delle ultime stagioni influenzali.
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