Salerno. “De Luca è incompatibile, in base alla normativa vigente è decaduto da sindaco di Salerno”. Un dispositivo di poche righe, del Tribunale di Salerno, firmato dal presidente Giulia Carleo e dal giudice estensore Antonella Di Stasi, mette fine alla consiliatura guidata dal sindaco-viceministro Vincenzo De Luca.
I giudici, che hanno di fatto basato la loro decisione sulle stesse argomentazione già addotte dall’Antitrust qualche mese fa, si sono espressi dopo il ricorso presentato nel luglio 2013 da alcuni parlamentari grillini salernitani. Che nel ricorso – sostenuto in dibattimento dall’avvocato Oreste Agosto – avevano chiesto “un intervento immediato per risolvere l’incompatibilità e sciogliere il consiglio comunale”.
Per i giudici è “sussistente la causa di incompatibilità in capo a Vincenzo De Luca, eletto sindaco di Salerno nel maggio del 2011 e nominato sottosegretario di Stato il 3 maggio del 2013, causa di incompatibilità prevista dall’ art.13 della legge 148/2011” e conseguentemente “dichiara la decadenza dello stesso dalla carica di sindaco del comune di Salerno”.
“Finalmente non potrà più dire che diciamo palle e che lui solo rispetta la legge – ha dichiarato il deputato salernitano di M5S Mimmo Pisano, tra i promotori del ricorso – ora c’è un parere inequivocabile di un giudice. E proprio alla luce di questa decisione dovrebbe guardare indietro e ricordare quanto ha causato. A cominciare dalla scelta “poltronistica” di non lasciare nessun incarico che, adesso, lascia Salerno senza un sindaco e senza tempi utili per ritornare subito al voto. Ora ci sarà un pasticcio causato da lui e dalla sua arroganza”.
I legali del Comune di Salerno e alcuni consiglieri di maggioranza sono già al lavoro per presentare il ricorso in Appello contro la decisione del Tribunale.