Napoli. Sul Teatro San Carlo, Luigi De Magistris non molla, rifiuta l’ipotesi del commissariamento e rilancia. Ci sono tutte le condizioni per andare avanti, tra oggi e domani convocherò il cda e nominerò il componente di provenienza comunale.
Così il sindaco di Napoli, presidente della Fondazione Teatro San Carlo, sulla situazione del consiglio di amministrazione della Fondazione alla luce delle dimissioni del vicepresidente Maurizio Maddaloni, presidente della Camera di Commercio di Napoli, del presidente della Regione Campania Stefano Caldoro, dell’ex presidente della Provincia Luigi Cesaro e dell’ex sottosegretario ai Beni culturali Riccardo Villari. De Magistris, statuto alla mano, spiega che non ci si può sfilare dal San Carlo. Mi auguro che le dimissioni di Caldoro e degli altri possano rientrare, altrimenti, dato che sono dimissioni personali, che vengano sostituiti con altri componenti.
Martedì il sindaco sarà a Roma per una serie di incontri istituzionali, al Mibac e con il sottosegretario Filippo Patroni Griffi: Rappresenterò in modo completo e dettagliato cosa è accaduto spiega perché si sono lette storie che non esistono. È opportuno che il ministro sappia. Sento parlare di commissariamento, ma non c’e’ alcuna ragione di commissariare il San Carlo. Anzi conclude ci sono tutte le ragioni perché venga sostenuto nella sua gestione ordinaria.
Il San Carlo ha spiegato ancora il primo cittadino è già stato salvato, il Comune ha destinato 40 milioni di euro ed è stato l’unico socio fondatore che lo ha fatto, mentre la Regione deve al Massimo 13 milioni e gli altri soci hanno deciso legittimamente di non ricapitalizzare.
Il sindaco ha ribadito che la scelta di non aderire alla legge Valore cultura ha evitato che venissero compressi del 35 per cento i salari dei lavoratori e che fossero privilegiate le esternalizzazioni. È stata ha spiegato De Magistris una scelta molto forte che va verso la salvezza definitiva del San Carlo. Sono molto contento – ha proseguito – di vedere la straordinaria passione dei lavoratori uniti nella battaglia. Questa ha aggiunto il sindaco è la loro battaglia e io ho scelto di seguirli perchè è una lotta giusta, giuridicamente corretta e forte perchè va verso la salvaguardia e l’autonomi a del San Carlo e non è solo una battaglia salariale che comunque sarebbe nobile.
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