Napoli. La terra torna a tremare in Campania, e con il terremoto torna la paura. Tre scosse intense avvertite anche in Irpinia e in Molise.
Epicentro, come lo scorso 29 dicembre, ancora Piedimonte Matese, tra Caserta e Benevento. La scossa più forte si è registrata alle 8.12, magnitudo 4.2. Una potenza minore di quella di dicembre, ma abbastanza forte per creare il panico.
Diverse scuole sono state chiuse in via precauzionale, soprattutto al centro storico e al Vomero. Molti genitori comunque hanno preferito portare via i figli, anche negli istituti dove le autorità avevano deciso di far proseguire le lezioni.
Un edificio di via Filippo Maria Briganti, a Napoli, è stato fatto evacuare in via precauzionale dai vigili del fuoco di Napoli a causa di infiltrazioni d’acqua. I caschi rossi del comando provinciale di Napoli stanno eseguendo dei rilievi per accertare le condizioni statiche del palazzo che, nei piani bassi, ospita una fabbrica. Nei giorni scorsi sono stati eseguiti controlli anche dai tecnici dell’ABC (Acqua Bene Comune) a causa di una piccola voragine.
L’epicentro nella stessa zona del precedente terremoto (4.9) del 29 dicembre scorso. La scossa è stata avvertita anche nel Beneventano e nel Napoletano. Numerose le persone che sono scese per strada. Alcuni dirigenti scolastici hanno deciso di evacuare le scuole per precauzione. Altre scosse, dopo quella delle 8.12,sono state avvertitealle 8.21 (magnitudo 2.6), alle8.55 (3.7), alle 10 (2.1), alle 10.27 (2.1) e alle 11.12 (2.5).
Paura tra la popolazione, ma per ora non si registrano danni a persone o cose. L’assessore regionale alla Protezione civile, Edoardo Cosenza, si sta mantenendo in contatto con il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, con il prefetto di Caserta e i sindaci dell’area interessata.
A Piedimonte Matese,nella zona dell’epicentro,chiuse scuolee uffici pubblici, come riferisce il sindaco Enzo Cappello: “Per oggi, e probabilmente anche domani, terremo gli edifici chiusi per leopportune verifiche”, afferma.
“Le due scosse più forti sono state inferiori di almeno venti volte alla spallata del 29 dicembre”, spiega il professor Pino De Natale, direttore dell’Osservatorio Vesuviano,il quale fa sapere che il terremoto di lunedì mattina non ha riguardato assolutamente l’attività del Vesuvio e dei Campi Flegrei. Dal Matese, comunque, sostiene il direttore, arriveranno probabilmente altre scosse.
Sisma anche in Toscana. Unaltra scossa, di magnitudo 2.5 è stata registrata invece alle 2.12 in Toscana, tra le province di Massa Carrara e Lucca. Secondo i rilevamenti dellIstituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma ha avuto ipocentro a 5,3 chilometri di profondità ed epicentro in prossimità dei comuni di Massa, San Vito Cerreto (Massa Carrara), Forte dei Marmi e Seravezza (Lucca).
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