Tesauro, il giudice che ha bocciato il “Porcellum” al Liceo Manzoni

di Redazione

 Caserta. Parte dal Liceo Manzoni di Caserta la prima sperimentazione in assoluto di conoscenza della storia locale.

Circa venti seminari riservati agli studenti del classico e dello scientifico saranno dedicati allo studio dei personaggi e degli eventi casertani che vanno dall’inizio del 1900 fino al secondo dopoguerra. Il progetto, messo a punto del Centro Studi ed Alta Formazione Maestri del lavoro d’Italia, esce dai canoni tradizionali della didattica scolastica per calare gli studenti nella realtà della propria terra.

Una sperimentazione, che servirà a creare ricercatori che con i loro studi potranno fare chiarezza su lati oscuri e mai verificati del passato di Terra di Lavoro. L’iniziativa è stata presentata ad un primo gruppi di studenti nell’aula magna della scuola con l’intervento di alcuni studiosi locali relatori dei seminari. Introdotti dalla dirigente scolastica Adele Vairo hanno relazionato l’onorevole Paolo Broccoli, che nel progetto avrà una conversazione su Alberto Beneduce; Giuseppe De Nitto che affronterà il ruolo e la funzione del primo podestà di Caserta Giovanni Tescione, e Luigi Cobianchi che sarà relatore sui parlamentari casertani che nel 1946 erano nella costituente repubblicana. La prima lezione è prevista per il 7 febbraio alle ore 10 interverrà il prof. Giuseppe Tesauro, uno dei cinque presidenti della corte costituzionale.

Parlerà della sovranità limitata dello stato di fronte all’Europa quale ente sovranazionale. Infatti fu un casertano Ernesto Rossi il più qualificato precursore della Comunità Europea. Tra l’altro il prof. Tesauro è stato il relatore della Corte Costituzionale della recente sentenza ha bocciato la “Porcellum” aprendo nuovi prospettive nello scenario politico Italiano.

“Abbiamo volentieri accettato la proposta del CeSAF – ha detto la preside Vairo – perché il progetto che sarà seguito dalla professoressa Rossella Salvato direttore del dipartimento di storia e filosofia e coordinato dalla prof.ssa Titti Farina, mira a reclutare giovani per avviarli alla ricerca storiografica, ed contribuire alla crescita culturale della nostra provincia che in Italia non è seconda a nessuno. Molti sono gli studiosi disseminati su tutto il nostro territorio. Da questa esperienza gli studenti potranno orientarsi sulle loro attività professionali future”.

“Contrariamente a quello che si crede .- ha spiegato Mauro Nemesio Rossi presidente del CeSAF – la provincia di Terra di lavoro ha avuto nel passato, e spero che possa averlo anche in futuro, un ruolo decisivo nelle scelte politiche e per lo sviluppo economico della Nazione. Subito dopo la prima guerra mondiale esisteva a Roma un club dei casertani a cui partecipavano politici e massoni capace di condizionare i governo. non a caso Filippo Turati in una lettera che scriveva Anna Kuliscioff in occasione di un rimpasto del governo Mussolini ebbe a scrivere: “Tanto un casertano lo trova sempre”. Sono fatti poco conosciuti che un progetto del genere potrà divulgare”.

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