Mercoledì l’entusiasmo dei tifosi, la lunga corsa in auto dall’aeroporto di Linate allo stadio di San Siro per il secondo tempo di Milan-Spezia di Tim Cup, gli abbracci in tribuna, la cena.
Il giorno più lungo di Clarence Seedorf, nuovo tecnico rossonero. Adesso comincia davvero una nuova storia, l’avventura ha inizio. Seedorf è infatti arrivato alle 11.50 nella nuova sede del Milan per firmare il contratto da allenatore rossonero (durata fino al 2016).
L’olandese, che in mattinata aveva anche sostenuto i test di idoneità fisica, è sbarcato nei nuovi uffici del club e, dopo aver salutato il personale, ha cominciato l’incontro con l’amministratore delegato Adriano Galliani. A Milanello (dove è giunto attorno alle 13) dalle 15.15 ha diretto il suo primo allenamento.
Sul campo di Milanello, al fianco del tecnico olandese Mauro Tassotti e Andrea Maldera. Per la squadra riscaldamento, corsa ed esercizi stretching, in gruppo anche De Jong e Constant. Il gruppo si è poi cimentato in un torello, per i giocatori che ieri hanno disputato la partita contro lo Spezia lavoro di scarico in palestra.
L’incrocio su cui si sono concentrate le telecamere ammesse per un pomeriggio nel centro sportivo è stato quello con Balotelli. Stella della squadra, negli ultimi mesi l’attaccante non è stato certo fra i più brillanti, complice anche un feeling altalenante con Massimiliano Allegri. Come sarà il suo rapporto con Seedorf è una delle domande più frequenti da quando l’olandese è tornato sul pianeta rossonero.
Per ora si sono visti solo sorrisi nei circa due minuti in cui il nuovo allenatore ha avvicinato Balotelli in campo mentre faceva stretching: il giocatore ha ascoltato, annuito, e ricevuto una pacca sulla spalla prima di stringere la mano sorridendo a Seedorf.
Affiancato dagli assistenti Tassotti e Maldera, Seedorf, in tuta e pettorina bianca, ha coordinato un allenamento di puro scarico. Più importante è stato il prologo negli spogliatoi, dove Galliani lo ha introdotto alla squadra presente al completo, incluso l’infortunato El Shaarawy, che tanto avrebbe fatto comodo ad Allegri prima e al suo successore adesso.