Oscar Francesi, candidato “La Grande Bellezza”. Nomination per Julie Gayet

di Gaetano Bencivenga

Julie GayetL’edizione 2014 dei Premi Cèsar, gli Oscar del cinema francese, riportano in primo piano Paolo Sorrentino con “La grande bellezza” e la nuova fiamma del presidente transalpino Hollande, la discussa Julie Gayet.

Quest’ultima appare, infatti, nella rosa delle nominate per la categoria di attrice non protagonista per la performance fornita in “Quai d’Orsay” di Betrand Tavernier. Una soddisfazione per la fedigrafa più famosa di Francia, che si aggiunge al contratto milionario firmato per un celebre marchio di moda. Evidentemente gli scandali pagano in termini di notorietà e fortuna lavorativa.

Da segnalare, inoltre, il fatto che la Gayet, per la vittoria finale, se la vedrà con un altro personaggio da gossip ovvero la decana Marisa Borini, madre dell’ex premiere dame Carla Bruni Sarkozy e anche di Valeria Bruni Tedeschi sua regista nel film “Un castello in Italia”.

Ma veniamo ora al gioiello nostrano. Sorrentino, ormai lanciatissimo verso traguardi molto ambiziosi, intasca un’altra candidatura di peso, quella per il miglior film straniero. In questo caso, però, la possibilità di trionfo appare irta di difficoltà poiché i contendenti sono davvero forti, a partire da “Blue Jasmine” di Woody Allen per arrivare al “Django Unchained” di Quentin Tarantino.Comunque, la spinta data dal Golden Globe, insieme alla nomination ai Bafta inglesi e all’Academy Award hollywoodiano, rappresenta quel valore aggiunto certamente decisivo per un’affermazione davvero memorabile.

Passando alle pellicole di casa, a sorpresa la commedia “Tutto sua madre” ha ottenuto un bottino pieno di 10 nomination, inclusa quella per il regista Guillame Gallienne. Segue con 8 la Palma d’Oro di Cannes “La vita di Adele” del tunisino Abdellatif Kechiche.

Dispiace l’inclusione dell’eccezionale protagonista del lungometraggio Adele Exarchopoulos nella categoria degli emergenti quando avrebbe meritato ad occhi chiusi una candidatura tra le protagoniste, visto che il film si regge per la maggior parte sulle sue giovani ma già robuste spalle.

Una candidatura in meno per il teatrale e intrigante “Venere in pelliccia” del maestro Roman Polanski, che quasi sicuramente vedrà riconosciuta la seducente moglie Emanuelle Seigner miglior attrice dell’anno. La cerimonia di premiazione il 28 febbraio, due giorni prima della consegna degli Oscar.

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