Tutta colpa dei manager: la carriera della Gaga in discesa

di Emma Zampella

lady GagaL’insuccesso del suo album lo attribuisce solo al suo management che ha abusato delle sue precarie condizioni di salute: Lady Gaga si sfoga e parla direttamente ai fan.

Una lettera aperta che parte del ritardo circa la pubblicazione dell’attesissimo video dell’ultimo singolo, “Do what u wnat”, rinviato per la mancanza di tempo concesso all’artista e al suo team per portare a termine il progetto. “Siamo in ritardo – spiega Miss Germanotta – perché mi è stata data solo una settimana per pianificarlo e realizzarlo – scrive lei – e per una come me è devastante”.

Uno sfogo diretto realizzato in esclusiva per i “little monster”, sul loro sito di riferimento, in cui l’artista si racconta mettendo a nudo i suoi problemi lavorativi. Quello che si è appena concluso è stato un anno molto importante per la cantante che ha visto compresse le sue condizioni fisiche, causa di un rallentamento della sua carriera. In tutto questo a pagarne le conseguenze è stato anche l’album appena nato, “Artpop” la cui promozione, a suon di provocazioni sempre più sostenute, con nudi ormai continui, tanto sulle pagine di riviste che in esibizioni live, non ha dato i frutti sperati, generando la sostanziale delusione per i risultati ottenuti dalle vendite del disco.

Numero uno negli Usa al debutto ma ben presto sceso in classifica, con un numero di vendite ben al di sotto delle aspettative, il disco rimane per la star un progetto davvero molto ambizioso e di assoluto prestigio. Che Lady Gaga possa inventarsi qualcosa durante il tour per far risalire la sua carriera? “Non ho previsto che dopo anni di duro lavoro tutti quelli che chiamavo amici e partner si sarebbero occupati così poco di me, proprio nel momento in cui ne avevo più bisogno” scrive lei sul sito “Litte Monster”. “Quelli che mi hanno tradita hanno abusato del mio tempo e della mia salute, lasciandomi da sola a riparare i danni che ne sono derivati. A qualcuno i milioni non bastano: vogliono miliardi, trilioni. Non era ancora abbastanza per qualcuno, volevano sempre di più”. L’atto di accusa è evidentemente rivolto al suo management, non a caso cambiato radicalmente il mese scorso. “Dopo l’operazione ero troppo malata, stanca e triste – continua – per controllare da sole quali fossero i danni fatti. La mia casa discografica non sapeva quel che stava accadendo”.

A questo si aggiunge la delusione per i primi risultati di “ARTPOP”, sul quale però Gaga scommette ancora (“I prossimi mesi saranno il vero inizio della sua avventura, perché quelli a cui non interessava il successo di “ARTPOP” ora se ne sono andati”), e la goccia che ha fatto traboccare il vaso: il rinvio sull’uscita del video di “Do What U Want”. “Mi è stata data una settimana per idearlo e realizzarlo, esattamente come era successo per “Applause” – spiega – per una come me, che ha dedicato ogni momento della sua vita a creare fantasie, è stato devastante. Tutti i miei video di successo sono stati ideati in un periodo in cui ero riposata e la mia creatività poteva esprimersi”.

Prima di tornare a concentrarsi sulle sue maestose opere, Miss Germanotta conclude: “Lasciatemi essere per voi la Dea che so di essere, lasciatemi mostrarvi le visioni che sono state nella mia testa per due anni. Vi amo. Perdonatemi mostriciattoli. Perdonami ARTPOP. Tu sei tutto il mio mondo”.

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