Chiesti 18 anni per Preiti, l’autore della sparatoria a Palazzo Chigi

di Mena Grimaldi

 Roma. Diciotto anni di reclusione è la condanna richiesta dal pubblico ministero Antonella Nespola per Luigi Preiti, l’uomo che il 28 aprile dello scorso anno davanti a Palazzo Chigi mentre si insediava il governo di Enrico Letta, sparò colpi di pistola ferendo quattro carabinieri.

Tentato omicidio plurimo, porto abusivo di arma clandestina e ricettazione, sono i reati contestati all’imputato, 46enne di Rosarno. A decidere sull’istanza del pm sarà il gup Filippo Steidl.

Poco prima della sparatoria davanti a Palazzo Chigi, per la quale Luigi Preiti si trova sotto processo, gli uffici della presidenza del Consiglio ricevettero alcune telefonate anonime il cui senso era: “Dovete aiutare la Calabria, dovete dare soldi alla Calabria”.

L’episodio è emerso oggi nel corso dell’udienza del processo a Preiti, disoccupato calabrese che 28 aprile scorso, giorno di insediamento del governo Letta, fece fuoco davanti a Palazzo Chigi ferendo due carabinieri, uno dei quali in modo grave.

Dagli accertamenti seguiti però non sarebbe emerso nessun legame con l’attentato nè le chiamate anonime sono da considerarsi riconducibili a Preiti. Il processo, con rito abbreviato, è alle ultime battute e potrebbe arrivare a sentenza in giornata.

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