Cuperlo lascia la presidenza del Pd dopo lo strappo con Renzi

di Mena Grimaldi

 Roma. “Mi dimetto perché voglio bene al Pd e voglioimpegnarmi a rafforzare al suo interno idee e valori di quellasinistra ripensata senza la quale questo partito semplicementecesserebbe di essere”.

Gianni Cuperlo si dimette dalla presidenza del Pd all’indomani dello strappo con Matteo Renzi durante i lavori in direzione in cui Cuperlo ha criticato la relazione presentata dal sindaco di Firenze.

In una lettera, pubblicata su Facebook, e letta durante la riunione di minoranza alla Camera, l’ex capo della Ficg spiega il motivo del suo dietro front. Dice “di sentirsi allarmato” dalla concezione del partito che ha il segretario Renzi. Spiega che il suo passo indietro non è per rancore, “ma per essere libero”.

“Mi dimetto perché voglio avere la libertàdi dire sempre quello che penso. Voglio poter applaudire,criticare, dissentire, senza che ciò appaia a nessuno come unabuso della carica che per qualche settimana ho cercato diricoprire al meglio delle mie capacità”.

Poi l’attacco diretto al sindaco di Firenze: “Ancora ieri, e non per la primavolta, tu hai risposto a delle obiezioni politiche e di meritocon un attacco di tipo personale”.

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