L’Aquila, tangenti post-terremoto: si dimette il sindaco Cialente

di Redazione

 L’Aquila. Il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, si è dimesso. Ad annunciarlo lo stesso primo cittadino in conferenza stampa.

Mercoledì 8 gennaio quattro persone erano finite ai domiciliari e altrettante risultavano indagate nell’inchiesta “Do ut des” coordinata dalla Procura su presunte tangenti nella ricostruzione post sisma. Tra gli indagati anche il vice sindaco Roberto Riga, poi dimessosi.

“Ho riflettuto e ho deciso nell’interesse della città – ha detto Cialente – in fondo è stato lo stesso ministro Trigilia a dimettermi quando, in un’intervista il 9 gennaio, ha detto ‘il Comune non chieda più soldi’ e, nello stesso giorno, in una riunione con il rettore dell’università aquilana, ha parlato di piano di rilancio dell’ateneo e di piano regolatore della città, senza il sindaco”.

Cialente ha parlato anche di “macchina del fango” e, pur ammettendo che “abbandonare la nave potrebbe essere inteso come un gesto di colpevolezza” ha aggiunto di “sentirsi un ostacolo per la città”. “Mi auguro che il nuovo sindaco ci metta la stessa passione e lo stesso coraggio, lo stesso amore, e la pietas nei confronti degli ultimi di questa città -ha detto ancora – Ho dato tutto e ho perso, chiedo scusa per aver perso”.

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