Reggio Calabria. Mettono arepentaglio la mia vita. Se succede qualcosa la popolazione miviene a prendere con un forcone.
Così il sindaco di GioiaTauro Renato Bellofiore in merito al trasbordo delle armichimiche della Siria. E’ gravissimo. Forse ilministro Bonino non sa cos’è la democrazia La solita scelta calata dall’alto. Siamo considerati una popolazione diserie B. Tra l’altro, qui non c’è un ospedale attrezzato.
E’ il porto calabrese di Gioia Tauro, infatti, quello nel quale transiteranno le armi chimiche provenienti dalla Siria che si trovano a bordo della nave danese Arc Futura.
Lo ha detto ilministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, nel corso diun’audizione parlamentare.Il porto èstato scelto sulla base delle indicazioni dell’Organizzazione per la proibizione diarmi chimiche e, ha aggiunto Lupi, èstato scelto anche perallontanarsi il meno possibile dal Mediterraneo centrale.
Le armi chimiche si trovano attualmente depositate in circa 1.500 container sulla nave danese che farà scalo a Gioia Tauro e poi saranno trasbordate sulla nave Cape Ray.
Aderendo alle disposizionicontenute nella Risoluzione 2118 del Consiglio di sicurezzadelle Nazioni Unite del 27 settembre 2013, il governo italiano,che ne ha informato il Parlamento, ha deciso di contribuireall’azione della comunità internazionale diretta alladistruzione di armi chimiche siriane impiegate nei mesi scorsiai danni di popolazioni civili nel drammatico conflitto che haluogo nel Paese.
E’ quanto si legge in una nota di palazzoChigi sul passaggio delle armi chimiche siriane in Italia.
In stretto raccordo con l’Organizzazione per la proibizionedelle armi chimiche (OPAC), l’Italia metterà a disposizione ilporto di Gioia Tauro, ove il materiale proveniente dalla Siriasarà caricato su altra imbarcazione e trasportato al di fuoridel territorio nazionale per le operazioni di distruzione.L’operazione, che verrà completata in breve tempo, sarà svoltasecondo i più alti standard di sicurezza e di tutela dell’ambiente, presso strutture specificamente attrezzate.