Roma. Nel suo intervento per la celebrazione del Giorno della Memoria il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano torna sui recenti episodi di antisemitismo verificatisi a Roma.
“Lasciate innanzitutto – ha detto il capo dello Stato all’inizio del suo discorso – che io sbarazzi subito il campo dalla miserabile provocazione che è stata appena tentata contro tutti noi”.
“Gli autori, che spero possano essere rapidamente individuati, di un insulto assimilabile solo alla stessa ripugnante materia usata in quei pacchi – ha aggiunto il presidente della Repubblica riferendosi alla testa di maiale recapitata alla sinagoga – non hanno nulla a che vedere con la Roma e i romani che per sentimento umano e civile, consapevolezza democratica, educazione e cultura, sono fraternamente accanto agli uomini e donne di origine e religione ebraica, stringendosi ad essi in un abbraccio di solidarietà e in un impegno di lotta rigorosa contro ogni forma di antisemitismo”.
E proprio in merito ad alcune scritte antisemite comparse sui muri della Capitale in nottata sono stati fermati due uomini di 33 e 47 anni. Uno dei due fermati, entrambi denunciati per istigazione all’odio razziale, appartiene al movimento di estrema destra Militia. L’altro era stato indagato nell’inchiesta sul sito nazista Stormfront. Tra le scritte, ‘Pacifici Boia’, ‘Sharon infame’, ‘Olocausto menzogna’.