“Svuota-carceri”, la Lega occupa la presidenza del Senato

di Redazione

 Roma. Protesta dei senatori della Lega Nord al Senato: gli esponenti del Carroccio hanno occupato gli uffici del presidente Grasso a Palazzo a Madama.

I leghisti hanno manifestato contro la ripresa in aula dell’esame del decreto svuota-carceri, che prevede anche la cancellazione del reato di immigrazione clandestina. “Avevamo chiesto una Capigruppo – spiega il senatore della Lega Raffaele Volpi – e non è stata convocata. Come se niente fosse sono tornati in Aula”. Il sit-in ha portato a uno slittamento del voto, previsto ora per martedì 21 dicembre e deciso dalla conferenza dei Capigruppo.

I senatori del Carroccio, nelle ore scorse avevano portato avanti l’ostruzionismo, prima di salire al secondo piano di Palazzo Madama, dove si trovano gli uffici della presidenza. “Io dormo qua, devono portarmi via le forse dell’ordine”, aveva detto il capogruppo del partito Massimo Bitonci, prima di aggiungere a Sky TG24 “E’ uno sberleffo nei confronti della Lega che ha fatto opposizione tutta la settimana su questo tema. Noi occupiamo gli uffici ella presidenza ad oltranza e continueremo ad oltranza a fare interventi su ogni emendamento. Bitonci definisce lo svuota-carceri un “provvedimento vergognoso” e giudica la decisione del Senato “un gravissimo blitz contrario agli accordi presi”.

“Da parte della Lega Nord è stata annunciata una tattica ostruzionistica sul ddl sulle pene. Ogni senatore su ogni emendamento chiederà la parola per dieci minuti. Con questo sistema, con il calendario che abbiamo approvato, oggi non riusciremo nemmeno ad approvare una parte degli emendamenti all’articolo 1”, aveva detto invece Il capogruppo Pd al Senato Luigi Zanda, che non nasconde la sua preoccupazione sull’ annunciato ostruzionismo del Carroccio sui circa 250 emendamenti.

Intanto, la ministra Kyenge torna sulle polemiche legate alla pubblicazione da parte della Padania della rubrica quotidiana con gli appuntamenti pubblici della stessa Kyenge: “Noi – dice – dobbiamo avere la consapevolezza del ruolo che abbiamo quando siamo dentro le istituzioni democratiche o dentro un partito. Noi dovremmo cercare di dare speranza ai giovani, non offrire loro odio. Roberto Maroni ha perso un’occasione quando era segretario della Lega Nord per cambiare la cultura politica di quel partito”.

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