Arresto Di Santo, Capone scrive al Prefetto

di Redazione

Francesco CaponeSant’Arpino. Con una lettera inviata al Prefetto di Caserta, Carmela Pagano, e per conoscenza al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ed al Ministro degli Interni, Angelino Alfano, il consigliere comunale di opposizione, Francesco Capone,

… ha chiesto di essere ascoltato dalla dottoressa Pagano in merito alle conseguenze dovute alla detenzione agli arresti domiciliari del sindaco di Sant’Arpino, Eugenio Di Santo.

Ecco il testo integrale della missiva:

“Ill.mo sig. Prefetto, il sott. Francesco Capone, n.q di consigliere comunale del Comune di Sant’Arpino, chiede alla S.V. di essere ricevuto con cortese sollecitudine per esporLe la drammatica situazione di vuoto amministrativo-istituzionale venutasi a creare nel menzionato comune a seguito dell’arresto del Sindaco Eugenio Di Santo.

Come Le è noto lo scorso 21 Dicembre la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord ha disposto la restrizione agli arresti domiciliari del citato primo cittadino, indagato per il reato di tentata concussione ai danni di un imprenditore vincitore della gara per la gestione della mensa scolastica. Nella giornata di martedì 7 gennaio 2014 il Tribunale del Riesame di Napoli ha confermato il provvedimento adottato dai magistrati del Tribunale di Napoli Nord.

Alla luce anche del Suo provvedimento del 22 Dicembre 2013 con il quale ha sospeso dalla carica il sindaco Di Santo, e anche a seguito di episodi anomali come l’improvvisa sospensione del servizio della mensa scolastica, a causa di motivi “psicologici”, e la preannunciata rinuncia al citato appalto da parte dell’imprenditore che ha denunciato il sindaco oggetto della attenzioni della magistratura, sono a chiederLe un incontro per illustrarLe dettagliatamente quanto sta accadendo.

Informo la S.V., inoltre, che lo scrivente – con missiva inviata nei giorni scorsi al Presidente del Consiglio Comunale – ha chiesto la convocazione urgente di una seduta del civico consesso per assumere informazioni “ufficiali” e discutere su una vicenda che purtroppo ha portato agli onori delle cronache nazionali la comunità di Sant’Arpino.

Lo scrivente, è stato, nei mesi scorsi, già ascoltato dai magistrati della Procura Regionale della Corte dei Conti per aver denunciato ripetutamente la mala gestio della macchina amministrativa da parte degli attuali amministratori, nonché svariati comportamenti e decisioni che a mio parere contemplavano ipotesi di reato.

Nel ribadire la cortese richiesta di audizione, informo la S.V. che la presente missiva è spedita per conoscenza anche al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, anche alla luce del notorio vincolo affettivo che lega il Capo dello Stato al Comune di Sant’Arpino sin dagli anni Cinquanta, ed al Ministro degli Interni, Angelino Alfano. In attesa di un Suo riscontro, e ringraziandoLa anticipatamente per l’attenzione riservata allo scrivente l’occasione mi è gradita per porgerLe i più cordiali saluti”.

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