Aversa. L’intervento di ristrutturazione provvisoria di via Roma raccoglie non solo critiche ma anche commenti positivi.
In una nota trasmessa dal primo cittadino trentaquattro tecnici aversani, tra architetti ed ingegneri manifestano espressamente approvazione per l’iniziativa messa in atto dal primo cittadino per mettere in sicurezza la strada principale della città. Facendo il bilancio dei vantaggi e degli svantaggi conseguenti all’intervento di tecnici convengono che non c’era altra soluzione, sottolineandone il valore della provvisorietà.
I lacerti di asfalto disposti a chiazza sul manto stradale della via Roma di Aversa scrivono nella nota trasmessa alla stampa appaiono come unica e sensata soluzione al grave e pericoloso dissesto in cui la via in argomento da anni giace. È ovvio che tale soluzione, decisamente antiestetica, ha sottolineano motivo d’essere solo perché ‘provvisoria’, giacché, come ufficialmente e pubblicamente è noto, per il ripristino dell’intero assetto stradale della via Roma è stato compilato un importante progetto (depositato nel luglio 2013) che, a stretto giro, sarà oggetto di un bando di gara ad appalto integrato.
L’operazione di messa in sicurezza svolta dall’amministrazione Sagliocco indica affermano un modo di agire intelligente, che intende bypassare i tempi burocratici che intercorrono tra l’espletamento della gara succitata e le relative opere, tutelando i fruitori che, come i dati dimostrano, sempre più nell’ultimo periodo registrano danni ai propri veicoli e rischiano seri incidenti: l’estetica in questo caso deve necessariamente cedere il passo alla tutela delle persone, soprattutto perché, si ripete, l’operazione è provvisoria.
Quale alternativa si sarebbe potuta prendere in considerazione? Evidentemente nessunaltra, se non l’inibizione netta al traffico dei veicoli mediante la chiusura della strada per qualche mese, conclude la nota sottoscritta da architetti Costantino Vanacore, Luigi Rondinella, Giacomo Pezone, Nazario Garofalo, Nicola Di Ronza, Aurelio di Santi, Salvatore Tessitore, Vincenzo Cannavale, Rosa Russo, Nicola Piatto, Angelo di Domenico, Ivano Verde, Antonio Marino, Luigi Migliaccio, Antonio Puoti, Francesco Farinaro, Luciano Palmiero, Giancarla Verolla, Giuseppe Grazioli, Antonio Fedele, Pasquale Riccardo, Carlo Portella, Emilia de Chiara, Aurora Lazzaris e gli ingegneri Pietro DOrazio, Nicola Nappa, Gianpaolo Pisciotta, Modestino Orabona, Antonio Pezone, Giuseppe Sarno, Sabatino Russo.