Della Valle: “Mi è stata negata replica durante un’interrogazione”

di Redazione

 Aversa. “Nel corso dell’ultimo seduta del Consiglio comunale, e precisamente durante la trattazione delle interrogazioni, mi è stato negato il diritto di replica nella trattazione di una interrogazione consiliare di cui ero cofirmatario”.

A denunciarlo è il consigliere Gino Della Valle, che spiega: “Tale diniego è stato motivato facendo riferimento ad una precisa disposizione del Regolamento per il funzionamento del Consiglio. Ebbene, in seduta consiliare non avendo un preciso ricordo della norma ritenendo che il Presidente del Consiglio comunale conoscesse in maniera approfondita tale normativa non ho replicato. Consultato dopo il Consiglio, però, il Regolamento, i miei dubbi sono aumentati in quanto a leggere sia l’articolo 51 (diritto di presentazione di interrogazioni ed interpellanze) che l’articolo 53 (disciplina della trattazione delle interrogazioni e mozioni). Non sembra, infatti, ci sia chiaramente una esplicita disposizione alla replica dei Consiglieri interroganti nel caso di più firme in calce all’interrogazione. Ed, in particolare, al comma 9 dell’articolo 53 è specificato che ‘l’interrogante ha diritto di replica, per dichiarare se sia soddisfatto o meno, contenendo l’intervento nel tempo massimo di tre minuti’. Pertanto, in quella specifica occasione, il sottoscritto, a pieno titolo, rientrava nel ruolo di consigliere interrogante considerato che in calce all’interrogazione c’era anche la propria firma. Del resto la possibilità di presentare le interrogazioni a più firme non viene negata dallo stesso Regolamento il quale, a differenza di quanto previsto per le mozioni, non conferisce nessun ruolo particolare o preminente al primo firmatario”.

Della Valle farà presente ufficialmente questa sua perplessità al presidente del Consiglio. Questo per quanto riguarda l’aspetto formale.

Entrando nel merito della interrogazione, il consigliere manifesta le perplessità che non ha potuto esprimere in Assise. “La risposta del sindaco non mi ha per niente soddisfatto. – spiega ancora – Molta retorica e pochi fatti concreti. Per la cura e la potatura del verde cittadino abbiamo sicuramente fatto tre passi indietro. Qualità delle potature, tempestività degli interventi, incuria dei prati delle aiuole e dei parchi sono molto criticate dalla cittadinanza. Non si può nascondere una cosa talmente lampante con i bei discorsi fatti in Consiglio comunale. Il vero risparmio si realizza facendo le stesse cose che si facevano prima con minori spese. Se non si mette un albero a dimora da due anni o non si fanno le fioriture che si realizzavano prima è troppo facile dire ‘Ho risparmiato’. Direi piuttosto non hai investito. Credo ci sia una bella differenza, comprensibile a tutti”.

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