Aversa. Elia Barbato potrebbe far parte dell’esecutivo tecnico che potrebbe nascere nelle prossime ore, in cui troveranno quasi certamente posto Ninì Migliaccio e Guido Rossi.
L’ingegnere aversanopotrebbe rientrare nellesecutivo perché a determinare le dimissionisarebbe stato un semplice frainteso con il primo cittadino sul modo di realizzare la messa in sicurezza di via Roma. Laverne parlato, ancora una volta, dopo due mesi di confronto, nella serata di venerdì, trovare il lunedì successivo gli operai all’opera, intenti a coprire e livellare con asfalto le zone a rischio avrebbe fatto scattare la protesta di Barbato, manifestata rassegnato le dimissioni nelle mani del coordinatore cittadino di Forza Italia.
Un gesto dettato da un malinteso, confermato dalla presenza della mia firma accanto a quella del sindaco sul manifesto affisso in città per informare gli aversani dellavvio dei lavori di messa in scurezza di via Roma, afferma il berlusconiano. Un malinteso nato dice dalla convinzione che la mia ipotesi di intervento, basata sulla sistemazione dei 600 metri quadrati di superficie dissestata dell’arteria con sampietrini, fosse stata accolta dal primo cittadino. Mentre, come hanno dimostrato i fatti, Sagliocco doveva aver ritenuto lesatto opposto, vale a dire che fossi stato io ad accettare la sua soluzione.
Un equivoco, così come un equivoco sono state le parole riportate da una parte della stampa circa una presunta impossibilità di discutere liberamente, senza prevaricazioni con un confronto che sia franco, ma anche leale con il primo cittadino. Nessuna prevaricazione da parte del sindaco, con nessun componente della giunta. La nostra dice Barbato è una Giunta seria, che dialoga apertamente, analizzando i problemi sotto tutti gli aspetti prima di prendere decisioni. Certo nel dialogo si esprimono anche idee diverse, ma è normale quando ci si confronta.
Per quanto mi riguarda aggiunge posso affermare che con il primo cittadino cè stato sempre un dialogo corretto e pacato. Anzi devo ricordare che spesso e volentieri Sagliocco ha accettato i miei suggerimenti anche su argomenti di cui inizialmente aveva vedute differenti.
Se non cè stata prevaricazione, né contrasto ma si è trattato solo un equivoco, a mente fredda pensa di aver sbagliato a rassegnare le dimissioni? Rifarebbe oggi quel gesto? Rientrerebbe in Giunta? Quello che è fatto è fatto ma non credo di avere sbagliato, anzi dice Barbato penso di aver offerto al sindaco loccasione per dare il via ad un progetto di verifica della maggioranza, mirato a rilanciare lazione amministrativa, di cui lui stesso sentiva la necessità da tempo.
Circa il mio eventuale ritorno in Giunta, dipenderà aggiunge il dimissionario assessore dal rapporto fra Forza Italia e il sindaco. Un rapporto che può essere di continuità di azione, avendo noi sposato il progetto politico fin di Sagliocco dall’inizio anche a discapito della nostra rappresentanza in consiglio.
Stabilito questo sarà il partito a fare delle valutazioni. Così che se il partito decidesse per un mio rientro in Giunta non avrò alcuna difficoltà, ovviamente dopo aver chiarito con Sagliocco tutti gli aspetti della problematica nata in questi giorni, conclude Barbato.