Aversa. Gianpaolo Dello Vicario, consigliere comunale e vicepresidente della Provincia di Caserta, scrive ai vertici regionali di Forza Italia per segnalare quelle che ritiene le anomalie ad Aversa presenti nel partito, che attualmente sostiene la maggioranza guidata dal sindaco Giuseppe Sagliocco.
Rivolgendosi al coordinatore Domenico De Siano e ai parlamentari casertani Carlo Sarro, Giovanna Petrenga e Enzo DAnna, Dello Vicario scrive: Vorrei sottoporVi alcune osservazioni e perplessità sullandamento del partito ad Aversa. In considerazione degli incarichi che sono onorato di ricoprire, mi sentirei irresponsabile se non mi rivolgessi al coordinamento regionale e ai rappresentanti Parlamentari per esporre una serie di problemi, acuiti nellultimo periodo, e che rischiano di svuotare il lavoro quotidiano che si svolge sul territorio per la (ri)costruzione di un partito forte e radicato.
La reticenza e la miopia politica che aleggia nelle vecchie e polverose stanze del potere aversane, infatti, ha determinato la totale chiusura per qualsiasi azione politica che si voglia intraprendere a vantaggio della partecipazione e del confronto.
La confusione che taluni esponenti hanno operato tra azione amministrativa e azione di partito, ha portato il responsabile (eletto-nominato-indicato-da chi?) a considerare esterno al partito qualsiasi esponente che non rientra nei progetti del ristretto cerchio magico e trasversale. Tale stato di cose ha portato a non comunicare più neppure come e quando si svolgono le riunioni di partito, ritenendo che né io né altri esponenti, consiglieri comunali e non, appartenenti allo stesso, dovremmo essere interessati a tale riunioni.
Questi incontri nostalgici, stile quattro amici al bar, si sono e si stanno ripetendo anche in un momento di crisi per lamministrazione dove gli assessori di Fi si dimettono e poi pare si rimettono in carica senza soluzione di continuità, e senza nessun confronto con il resto del partito a qualsiasi livello (immagino neanche con i vertici); tutto questo sotto gli occhi di una città molto provata da scelte amministrative a dir poco discutibili. E se noi che abbiamo delle cariche istituzionali veniamo tenuti alloscuro e non coinvolti nelle fasi essenziali delle dinamiche di partito, ci si chiede come la rinnovata leadership di Fi aversana vuole creare, in un momento così delicato politicamente, un partito credibile sul territorio.
Ritengo che i fatti politici e sociali insieme ai principi ed alle idee, per le quali si è scelto questo partito, possono guidare nella scelta delle azioni da compiere, e che i vari livelli in cui si svolge lattività politica, non son settori distanti; quello che succede ad uno strato produce effetti sugli altri. Quindi, mai come in questo momento, la mancata chiarezza ad un livello basilare come quello comunale, rischia di vanificare gli sforzi tesi allunità, che il partito sta operando a tutto campo, alimentando il clima di sospetto e ambiguità dellantipolitica e denigrando limmagine del partito stesso.
A tal proposito, sarebbe opportuno un’azione di chiarezza e trasparenza sullimpronta organizzativa che si vuole dare ad Aversa, attraverso la condivisione di regole comuni e soprattutto rispettate. Per questo è necessario ricorrere ai ripari subito ed in maniera decisa, perché questa tattica logorante non può che sfociare in un virus che crea terreno fertile per la divisione.
Rivolgo questo appello ai vertici regionali e provinciali, unici legittimati in attesa dei congressi annunciati dal presidente Berlusconi, affinché possano al più presto convocare una riunione al fine di risolvere la situazione prima che si incancrenisca irrimediabilmente.