Aversa. Continua a tenere banco il tema della incompatibilità di Sagliocco a coprire contemporaneamente le cariche di sindaco e di consigliere regionale.
Dopo l’ufficializzazione della dichiarazione di incompatibilità, presa all’unanimità dal consiglio regionale, che permette al primo cittadino di prendere ancora tempo per decidere quale carica ricoprire arriva la richiesta di Michele Galluccio al sindaco di decidere subito senza frapporre indugio.
Non farebbe altro che dimostrare coerenza con quanto ha affermato nel corso del consiglio comunale di martedì dice il consigliere contestando in forma ufficiale quanto è avvenuto in quella sede a proposito della votazione dell’ordine del giorno proposto dal gruppo dei cosiddetti dissidenti circa la dichiarazione di incompatibilità di Sagliocco.
L’articolo 70 della legge, al primo comma, parla chiaro: la decadenza dalla carica di sindaco può essere promossa da qualsiasi cittadino elettore del Comune, esordisce Galluccio. Sulla base di questa disposizione di legge continua le osservazioni fatte dalla maggioranza sulla inopportunità di proporre il punto dell’ordine del giorno relativo alla dichiarazione di incompatibilità di Sagliocco erano pretestuosa.
Così come è stata pretestuosa aggiunge la risposta dello stesso primo cittadino che ha affermato di non essere ancora stato convalidato quale consigliere regionale e che solo dopo la convalida sarebbe scattata l’incompatibilità, della quale era consapevole, al punto da fargli dichiarare pubblicamente in occasione del consiglio comunale che sarebbe restato sindaco della città, essendo stato eletto come tale e non eletto come consigliere regionale.
Un’affermazione dice Galluccio che, stando alle evidenze riscontrabili sul sito della regione Campania, non sembra rispondere alla realtà perché Sagliocco fin dal 12 dicembre scorso, giorno del suo ingresso nell’assemblea regionale, era consigliere in carica, come dimostra il dato di fatto che ha votato il bilancio dell’ente campano.
Quale consigliere comunale ed ex assessore il sottoscritto continua sa bene che l’atto economico e programmatico della Regione, così come quello comunale, non può essere votato da chi non è consigliere convalidato, altrimenti tutti i cittadini dovrebbero partecipare direttamente al voto del bilancio e non attraverso i loro rappresentanti.
La decisione ratificata dal consiglio regionale di mercoledì 26 febbraio conferma – sottolinea – quanto chiedevamo fosse ratificato dal consiglio comunale votando il punto all’ordine del giorno relativo alla incompatibilità del primo cittadino. Purtroppo, la maggioranza e lo stesso sindaco hanno preferito osserva Galluccio considerare inutile la nostra richiesta che, invece, i fatti hanno dimostrato essere più che fondata.
Adesso in base all’articolo 69, comma 2, della legge il primo cittadino avrà 10 giorni di tempo per opporsi alla decisione. Se non lo farà o se non deciderà ricorda in base al comma quattro dello stesso articolo, nei 10 giorni successivi alla scadenza di quel termine il consiglio regionale delibererà definitivamente l’incompatibilità e inviterà Sagliocco ad esprimere l’opzione per la carica che intende conservare. Se ancora non decidesse nei 10 successivi allinvito, come recita il comma cinque dello stesso articolo, sarà il consiglio regionale a dichiararlo decaduto.
Insomma, a conti fatti, il sindaco di Aversa sottolinea Galluccio potrà occupare le due cariche ancora per una trentina di giorni, non di più. Allora, stando così le cose, considerando che nel consiglio del 25 febbraio ha affermato chiaramente di voler restare sindaco di Aversa chiede Galluccio perché non decide da subito, senza consentire ancora che continui questo equivoco e questo dubbio.
Se davvero è persona di principio, così come ha affermato, essendo stato dichiarato incompatibile all’unanimità del consiglio regionale protocolli fin da oggi conclude la lettera di dimissioni dalla carica di consigliere regionale. Farebbe una gran bella figura.