Napoli. “Le Regioni vanno sciolte. Non si può più aspettare! Se è vero che si deve avere coraggio, questo è il momento di averlo per partire dai grandi problemi del Paese.
Al loro posto bisogna dare vita a sei macroaree che abbiano solo compiti di programmazione e pianificazione senza alcuna funzione di gestione, senza cioè gestire denaro pubblico, come invece spetta a Comuni e Stato che hanno compiti di amministrazione”. A sostenerlo è Stefano Caldoro, presidente della Regione Campania.
“La mia non è una provocazione – prosegue il Governatore – ma una proposta motivata e discussa anche tecnicamente. Finora però non ho avuto risposte, si gira attorno al problema, nonostante siano stati tanti a sostenere la mia proposta. Il punto è ridare alle Regioni o alle macroaree ciò che la Costituzione aveva all’inizio previsto per loro. La riforma delle Regioni con il loro scioglimento è un mio cavallo di battaglia da tempo, e penso di avere una certa credibilità essendo presidente di Regione”.
“La materia concorrente – conclude Caldoro – ha creato debito pubblico, incertezze, lungaggini, rallentamento per le imprese, per le famiglie e per le persone. Si è voluto partire dal malato meno grave e cioè le Province, ma è come se ci fosse un malato che deve andare in sala operatoria e si dà precedenza a chi ha problemi al menisco piuttosto che a chi ha un blocco intestinale. Certo il menisco dà fastidio, ma è più urgente l’altra patologia. E in questo caso la patologia più urgente è il rapporto Stato-Regioni”.
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