Napoli, protestano lavoratori di Bagnolifutura

di Redazione

 Napoli. Sit-in di protesta davanti al municipio di una trentina di dipendenti di Bagnolifutura, società di cui il Comune di Napoli è socio di maggioranza (con il 90% delle quote), messa in liquidazione ieri al termine di un’assemblea.

Dal 2002 Bagnolifutura ha avuto il compito di gestire la trasformazione dell’ex area Italsider di Bagnoli e la decisione di metterla in liquidazione è scaturita dall’impossibilità da parte dei soci (Comune, Provincia e Regione) di procedere a una ricapitalizzazione.

Davanti a Palazzo San Giacomo, con tipici strumenti musicali napoletani come putipù e triccheballacche, si sono anche radunate una ventina di donne appartenenti al Comitato Vele di Scampia che ha chiesto un incontro con un delegato dell’amministrazione comunale.

Chiedono la bonifica di un’area del quartiere che si trova vicino a una scuola. Insieme alla donne ci sono anche un gruppo di studenti. Anche un gruppo di operatori delle cooperative welfare che prestano assistenza scolastica e ad anziani si è radunato davanti alla sede del Comune di Napoli in attesa degli esiti di un incontro che riguarda il pagamento di vecchie spettanze.

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“Siamo ad una svolta. Si supera la Bagnolifutura, si completa la bonifica, parte la ricostruzione di Città della Scienza e della spiaggia. Siamo ad una svolta per quella che è la vocazione di Bagnoli: il turismo e l’edilizia sociale, l’impresa, cioè quel progetto su cui stiamo lavorando da tempo. La crisi di Bagnolifutura produce una accelerazione, perciò ho chiesto al governo di starci vicino in questa fase così delicata”. Cosi il sindaco Luigi de Magistris in merito alla liquidazione in continuità della Stu decisa ieri dall’assemblea dei soci. “La preoccupazione dei lavoratori – continua il sindaco – è comprensibile, ma la garanzia che posso dare è che non saranno lasciati soli, ci sono infatti procedure di mobilità che possono essere messe in campo, quindi alcuni lavoratori potranno essere impegnati per la svolta di Bagnoli ed altri in altre realtà. Ho ragione di ritenere, dunque, che non ci saranno licenziamenti”.

Per de Magistris, “non ci sarà la svendita dei suoli e non ci sarà nessuna infiltrazione da parte di camorra o colletti bianchi travestiti, ma ci sarà invece una strategia importante che voglio concordare con le forze politiche e col Consiglio comunale. Ci saranno, poi, delle modifiche degli strumenti normativi per incidere immediatamente sia nella parte interna di Bagnoli sia verso il mare. E’ il momento di dare una svolta: noi possiamo, infatti, offrire anche prospettive di lavoro importanti per i giovani di quel quartiere, mettendo insieme Bagnoli, l’ex area Nato, lo sviluppo della Mostra d’Oltremare, la ripresa di Edenlandia e zoo. Sto lavorando personalmente a tutto questo, sia a Napoli che a Roma. Dobbiamo – conclude il sindaco – avere serenità e aprire un dibattito in città serio e, soprattutto, fare presto”.

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