Napoli. Senza portare lauto dal meccanico si otteneva la revisione del veicolo. Bastava il libretto di circolazione e unofficina compiacente per passare il controllo obbligatorio dellauto, anche se questa non era in perfette condizioni.
I carabinieri hanno scoperto una maxi-truffa portata a termine da un gruppo di malviventi a Napoli. Nellultimo mese, infatti, i militari nel corso dei controlli alle auto in strada hanno riscontrato che molte, nonostante non avessero tutte le caratteristiche tecniche per poter circolare, avevano tutte le carte in regola: tutte avevano lattestato.
Così è partita lindagine ed è stato scoperto che un uomo, morto da nove mesi, risultava firmatario e responsabile di ben 1.600 revisioni di automobili.E’ la vicenda di un tecnico di 51 anni scoperta dai carabinieri del comando provinciale di Napoli durante una vasta operazione di controlli per la sicurezza stradale e la verifica dellaffidabilità dei veicoli.
Il nome del tecnico deceduto era utilizzato dal responsabile di un centro di revisione dove la documentazione veniva rilasciata senza rispettare tutte le norme del Codice della strada. La truffa prevedeva anche lutilizzo di un software hackerato, collegato abusivamente al cervellone della Motorizzazione civile, che consentiva ai gestori dei centri di poter rilasciare gli attestati.
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