Premio Nazionale Don Diana, votazioni on line per designare i vincitori

di Redazione

 Casal di Principe. Le votazioni saranno chiuse il 6 marzo prossimo ma per designare le tre persone meritevoli del “Premio nazionale don Diana – Per amore del mio popolo”, sono già in tanti ad aver espresso la propria preferenza collegandosi sul sito dongiuseppediana.com.

Arrivato alla quarta edizione, il Premio, promosso nel 2011 dal Comitato don Diana insieme al coordinamento provinciale casertano dell’associazione Libera-nomi e numeri contro le mafie e alla famiglia del sacerdote di Casal di Principe ucciso dalla camorra il 19 marzo del 1994, èdiventato un appuntamento annuale. Il riconoscimento sarà assegnato a tre personalità che si siano sapute distinguere portando messaggi di impegno e di condivisione, contribuendo alla denuncia e alla costruzione di comunità libere ed alternative alla camorra.

L’obiettivo del Premio è parlare delle Terre di don Diana come di territori laboriosi di rinnovata identità, impegnati in un intenso loro di riscatto culturale, sociale ed economico. Il Premio, opera dell’artista Giusto Baldascino, consiste in una vela versione in miniatura del monumento presente nel Parco cittadino di Casal di Principe dedicato a don Giuseppe Diana.

L’anno scorso il Premio andò a don Maurizio Patriciello-parroco di Caivano; Nasser Hidouri-Imam moschea di San Marcellino; Donato Ceglie-magistrato di Cassazione con funzioni di sostituto Procuratore Generale di Napoli. Menzioni speciale fu assegnata a Tommaso Cestrone ‘l’angelo di Carditello’, a Maria Luisa Corso- docente, Salvatore Cantone imprenditore antiracket.

La cerimonia si tenne nel bene confiscato alla camorra ‘Casa don Diana’, il 4 luglio nell’ambito di una tappa del Festival dell’Impegno civile ed in occasione del 55° compleanno del sacerdote. Nel 2012 il Premio fu consegnatoa Federico Cafiero De Rahoallora Procuratore Aggiunto della Dda di Napoli ed oggiprocuratore di Reggio Calabria, ad Augusto Di Meo testimone di giustizia dell’omicidio don Diana e a Padre Alex Zanotelli padre comboniano sempre in lotta per i diritti civili, che ha vissuto per 12 anni nella baraccopoli di Korogocho in Kenya. Particolare menzione venne riservata al giornalista Silvestro Montanaro, storica voce dell’informazione libera.

La cerimonia di premiazione si tenne il 30 novembre presso la Fattoria Sociale “Fuori di Zucca, nel vecchio Opg “Santa Maria Maddalena “, nell’ambito del “Meeting della Solidarietà” promosso da Asso. Vo. Ce. Per partecipare e segnalare le personalità è possibile compilare l’apposita scheda sul sito www.dongiuseppediana.com , entro il 6 marzo.

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