Caserta. Per chi arriva la prima volta a Caserta spostarsi in bus è un enigma piuttosto complesso da risolvere, tra scarse informazioni, corse misteriosamente scomparse e lunghi tempi di attesa.
Chi sceglie di farlo in bici lo fa a suo rischio e pericolo, muovendosi nel caotico e pericoloso traffico casertano. Lauto resta il mezzo preferito dai cittadini, anche e soprattutto a causa dellassenza di un vero sistema efficiente e integrato di trasporto pubblico, contribuendo così ad aumentare smog e traffico.
Ciò nonostante anche a Caserta, la bici si conferma il modo più veloce, economico e soprattutto sostenibile per muoversi in città, riuscendo comunque a tagliare per prima il traguardo del Trofeo Tartaruga aggiudicandosi così la medaglia doro.
Un premio, quello ideato da Legambiente, che mette in competizione i vari mezzi di trasporto.Un trofeo che è in realtà loccasione per rinnovare lappello di Legambiente agli amministratori locali affinché venga messa in atto una seria strategia sul tema della mobilità sostenibile in città, con più servizi e maggiore offerta di trasportopubblico per cittadini e pendolari.
Il Trofeo Tartaruga si è tenuto questa mattina in occasione della tappa a Caserta del Treno Verde, la campagna itinerante di Legambiente e Ferrovie dello Stato Italiane per il monitoraggio dellinquinamento atmosferico e acustico delle maggiori città italiane, in sosta al binario 6 della stazione Centrale di Casertafino a lunedì.Il percorso prevedeva la partenza (avvenuta alle ore 10.56) dallOspedale di Caserta e larrivo alla stazione Centrale con un percorso di circa due chilometri.
Il concorrente in bici (il consigliere comunale Francesco Apperti) ha tagliato il traguardo in appena 7 minuti; seguito dallautobuscon a bordoGianfranco Tozzi di Legambiente Caserta, che ha impiegato13 minuti per tagliare il traguardo. Ultimo posto per il presidente di Legambiente Caserta Nicola DAngerio che ha viaggiato in auto impiegando 23 minuti per raggiungere il Treno Verde.
Cè da specificare che i partecipanti hanno atteso la partenza del primo autobus utile, che è arrivato quasi mezzora dopo lorario scelto per la partenza e che da tabellone era fissato alle 10.30. Il percorso della gara era non a caso in pieno centro cittadino, congestionato dal traffico fin dalle primissime ore della mattinata.
Al suono della sveglia, per spostarsi e raggiungere il luogo di lavoro o la scuola, la maggior parte delle persone sceglie di muoversi con la propria auto privata, con evidenti disagi sia in termini di aumento del traffico che di inquinamento.
Auto che invadono, così come testimoniato dagli stessi partecipanti alla gara, anche le poche corsie preferenziali presenti in città. Chi si sposta in bici, invece, lo fa a suo rischio: pochissime lungo i due chilometri di percorso piste ciclabili e segnaletica adeguata.
La confusione regna sovrana nel sistema di mobilità urbana del comune di Caserta denuncia Nicola DAngerio, presidente del circolo Legambiente di Caserta – Il Comune deve far carico al più presto del trasporto pubblico in città. Abbiamo voluto testare la mobilità proprio per dimostrare la difficoltà che i cittadini incontrano quotidianamente nello spostarsi in città, per recarsi a lavoro, a scuola, tornare a casa o anche raggiungere luoghi importanti comè appunto lospedale. Non si possono incolpare i cittadini di non utilizzare gli autobus, vista la difficoltà di conoscere le informazioni sugli orari e i lunghi tempi di attesa. Se lofferta non è puntale e precisa, la domanda si dirotta inevitabilmente verso altri mezzi, a partire dallauto privata, creando così un cortocircuito nella mobilità e con risultati sotto gli occhi di tutti: traffico, smog e rumore. Al Comune chiediamo di farsi carico di una nuova visione della mobilità urbana, a partire dal necessario cambiodella gerarchie dei trasporti in città, dove il mezzo privato inevitabilmente deve essere rilegata all’ultimo posto.
La necessità di un drastico cambio di rotta nella politica della mobilità urbana nella città di Caserta è evidenziata anche dai dati raccolti da Legambiente nella ventesima edizione del rapporto Ecosistema Urbano.
La città di Caserta risulta agli ultimi posti in classifica per quanto riguarda il trasporto pubblicosia per quanto riguarda il numero di passeggeri trasportati annualmente dal trasporto pubblico sia per lofferta di appena 16 km di percorrenza annua di trasporto pubblico per abitante, rispetto ai 21 della media italiana.