Bimbo affetto da rara malattia: può mangiare solo caramelle

di Stefania Arpaia

Finley Ranson Londra. Mangiare caramelle tutto il giorno e in grandi quantità. Per alcuni potrebbe sembrare un sogno, specialmente per i bambini, ma per Finley questo è un vero e proprio incubo.

Ha soli 3 anni e una rara malattia che non gli permette di ingerire alcun tipo di alimento. Il piccolo bimbo inglese può mangiare una sola cosa: caramelle alla menta. La sua vita è un vero e proprio calvario, oscilla tra le flebo e i ricoveri in ospedale, alla ricerca di informazioni per curare il piccolo e per combattere una malattia, quasi del tutto sconosciuta. È stata definita in gergo medico una gastroenterite eosinofila, diffusa per la prima volta nel 1937 da Kaijser.

È un’affezione dello stomaco o dell’intestino tenue, caratterizzata da infiltrazione da parte di leucociti eosinofili, in una parte o in tutto il tessuto intestinale. Consiste in una rara forma di allergia provocata da una produzione eccessiva di globuli bianchi nell’apparato digerente.

Il caso di Finley Ranson è talmente raro che il bambino è diventato intollerante verso tutti i tipi di cibo, ad esclusione di particolari zuccheri. Se ingerisse cibi normali soffrirebbe di forti dolori addominali, vomito e gonfiore. Vive in una cittadina della contea di Essex ma deve recarsi regolarmente al Great Ormond Street Hospital di Londra, per sottoporsi ad una serie di test genetici. Viene alimentato tramite un sondino sei volte al giorno.

L’unico cibo che può assaporare sono le caramelle, rigorosamente alla menta. Finley può ingerirne 3650 l’anno, circa 10 caramelle al giorno. La madre del piccolo, Rhys, ha spiegato che è molto difficile gestire questo tipo di malattia soprattutto nelle festività, in cui vi è grande abbondanza di cibo.

La donna ha dichiarato: “Ho cercato di proporgli le caramelle in maniera differente, ricavandone dei lecca lecca”, un tentativo per rendere Finley uguale agli altri bambini, per appagarlo dal punto di vista alimentare. Anche la sorellina soffre di forme allergiche ma in modo molto più lieve rispetto alle condizioni del fratellino. Entrambi i genitori hanno dovuto abbandonare il lavoro per dedicarsi esclusivamente al figlio.

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