Città del Messico. Ha detto di aver ucciso tra le due e le tremila persone, Joaquin “El Chapo” Guzman, il re della droga arrestato sabato scorso in Messico.
A rendere noti i dettagli della carriera sanguinaria del boss è Televisa, sulla base di quanto riferito dagli agenti che hanno tradotto il capo del cartello di Sinaloa da Mazaplan, dove è stato arrestato, a Città del Messico. Gli agenti hanno ricordato che il boss ha avuto un comportamento “tranquillo e rispettoso” al momento della cattura.
L’uomo è stato portato via in manette mentre, secondo alcune fonti, si trovava con le due figlie gemelle e la terza moglie, l’ex miss Emma Coronel. La 24enne non è stata arrestata per mancanza di prove. I due si erano conosciuti otto anni fa. La donna è a sua volta figlia di una coppia vincolata a in passato alla produzione e distribuzione di droga.
Intanto, centinaia di manifestanti hanno sfilato a Culiacan, capitale dello stato di Sinaloa, chiedendo la liberazione di “El Chapo”. Il corteo è partito dal santuario de La Lomita per arrivare al palazzo municipale della città, dove è stato disperso dalla polizia. I manifestanti portavano cartelli con slogan come “Liberate el Chapo” o “Guzman dava lavoro, non come voi politici corrotti” e c’era chi sfoggiava magliette con la scritta “I love Chapo”. Una decina di persone sono state arrestate dalla polizia. Ad accompagnare i manifestanti c’erano due bande di musicisti che suonavano ‘narcorridos’, canzoni inneggianti i boss della droga.