Elkann sul lavoro: “Volevo solo incoraggiare i giovani”

di Mena Grimaldi

 Torino. “Il mio era un messaggio di incoraggiamento ai giovani”. Così il rampollo di casa Fiat, John Elkann, replica sul sito della Fondazione Agnelli alle accuse che gli sono state mosse dopo le sue dichiarazioni durante un incontro con un gruppo di studenti.

“Il lavoro c’è ma i giovani non sono così determinati a cercarlo’”. Queste le parole pronunciate dal presidente della Fiat, John Elkann, che hanno suscitato polemiche.

“Se guardo a molte iniziative che ci sono, non vedo in loro la voglia di cogliere queste opportunità perché da un lato non c’è una situazione di bisogno oppure non c’è l’ambizione a fare certe cose”, aveva detto. Immediate le reazioni.

Tra le critiche più dure ricevute da John Elkann per le affermazioni pronunciate sui giovani e sul lavoro, quella dell’imprenditore Diego Della Valle che ha dichiarato: “Uno che si permette di dire che iragazzi stanno a casa perché non hanno voglia di lavorare, anchese il lavoro c’è, è un imbecille”.

Un tema che Elkann definisce “troppo importante per farne occasione di polemiche demagogiche o strumentalizzazioni”.

“Non credo e non ho mai detto che il problema della disoccupazione, quella dei giovani in particolare, non esista, né che tutto dipenda dalla mancanza di determinazione di chi cerca lavoro – continua Elkann sul sito della Fondazione – Ho invece posto l’accento su cosa è possibile, anzi si deve fare, proprio ora che la debolezza dell’attuale quadro economico, soprattutto in Italia, rende tutto più difficile”.

Il riferimento del presidente della Fiat è, in particolare, allo studio. “Si sente spesso dire che non serve a niente perché non garantisce un lavoro. – osserva – Dati alla mano, le ricerche dicono il contrario”.

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