Roma. Il maltempo concede una tregua nel Lazio, dove però inizia la conta dei danni che la Regione stima in 100 milioni di euro.
E’ invece ancora allerta in Veneto; dove è monitorato il livello dei fiumi e dobe il governatore Luca Zaia ha decretato lo stato di calamità naturale. Intanto, scendono a 100 gli sfollati assistiti dalla Protezione civile nelle aree allagate del modenese.
A Bovolenta (Padova) poco dopo le 8 è stata disposta l’evacuazione degli abitanti, che saranno ospitati a Polverara. “La piena potrebbe durare 3-4 giorni” dice il sindaco. A Montegalda (Vicenza) è invece in transito il colmo di piena del Bacchiglione che si riverbera sino a Bovolenta e ha raggiunto il livello dell’alluvione del 2010.
A Vicenza, il centro operativo comunale indica che l’attuale andamento del livello dei fiumi, pur consistente, non sta destando le preoccupazioni di ieri lunedì 3 febbraio, e che le previsioni prevedono un’attenuazione delle precipitazioni a partire dalla tarda mattinata. Sulle Dolomiti l’emergenza neve è ancora particolarmente presente ad Arabba che risulta in gran parte isolata. A Livinallongo Col di Lana, una squadra del Soccorso alpino ha raggiunto con gli sci passando attraverso il bosco l’abitato di Sottinghiazza dove una donna di 77 anni era rimasta isolata.
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Rientra quasi dovunque, in Emilia-Romagna, l’allarme piena per il Reno, mentre restano attivi gli allerta per la piena del Secchia e del Panaro. I livelli dei fiumi sono comunque in continuo calo e scendono a 100 le persone assistite dalla Protezione civile.
Nel Lazio, invece, è tempo della conta dei danni. La Regione fa un primo bilancio di 104 milioni, mentre il Campidoglio ha deciso di darsi 48 ore per quantificarli in base alle segnalazioni dei singoli municipi e degli uffici. Il sindaco Ignazio Marino, intanto, scrive al governatore Nicola Zingaretti per invitarlo a chiedere lo stato di emergenza per la Capitale e annuncia lo stanziamento di 10 milioni di euro.
Ed anche le imprese e le attività commerciali fanno i conti con il maltempo. “Abbiamo rilevato circa cinque milioni di danni sul territorio, tra allagamenti nei negozi, nei magazzini e esercizi che hanno perso la propria merce – calcola il presidente della Confesercenti di Roma Valter Giammaria -. La media del danno va dai 15 ai 20 mila euro ad esercizio”. Leggermente inferiore quella calcolata dalla Cna di Roma: “A seguito del protrarsi dell’ondata di maltempo l’iniziale stima di 11 mila euro di danni medi per azienda (fornita sabato) ci risulta aumentata, a circa 14 mila”.