Marò, l’Italia: “India lede la nostra dignità”

di Mena Grimaldi

 Roma. L’applicazione della legge antiterrorismo lede la dignità dell’Italia.

Così, insintesi, sottolinea una nota di Palazzo Chigi diffusa al termine della riunione della task force interministeriale sui marò, che si è tenuta venerdì mattina.

“L’eventuale ricorso da parte indiana alla legge sulla sicurezza marittima oltre a ledere la dignità dell’Italia e dei marò avrebbe conseguenze negative nei rapporti con l’India e nella lotta globale contro la pirateria”, si legge.

Il comunicato fa riferimento allaSua Act, la legge indiana contro il terrorismo in mareche le autorità di New Delhi vorrebbero applicare al caso dei due marò Salvatore Girone e Massimiliano Latorre. L’Italia invece si oppone: la legge equi parerebbe i due marò a terroristi e per loro non sarebbe esclusa la pena di morte.

Giovedì, invece, il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon era tornato a parlare della necessità che “Italia e India siedano a un tavolo e trovino una soluzione sui due fucilieri”, ribadendo quindi la posizione che si tratti di una “questione bilaterale” e non internazionale. A dispetto dell’impegno del ministro degli Esteri, Emma Bonino.

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