Roma. Sono giunti in migliaia a Roma, da ogni angolo dItalia, per chiede una svolta concreta nella politica economica del Paese.
Non sono forconi, tute blu o altri movimenti disorganizzati. Sono semplicemente commercianti e artigiani che, riunitisi in piazza del Popolo, hanno invocato meno tasse e meno burocrazia. Tra le sigle, quelle di Rete Imprese Italia, Confesercenti, Casartigiani, Cna, Confartigianato e Confcommercio. Un messaggio è stato lanciato a Matteo Renzi, impegnato in queste ore nelle consultazioni per la formazione del nuovo governo. Parafrasando il suo motto stai sereno, loro hanno rilanciato: Matteo stai preoccupato. Non ci faremo più portare via il nostro futuro.
Una manifestazione, svoltasi in modo pacifico, senza tensioni, che segue di pochi giorni la marcia dei 40 mila, iniziativa web accompagnata dai flash mob, di Confindustria. Siamo in 60mila, hanno riferito gli organizzatori. 50mila secondo le forze dellordine. Tanti gli striscioni esposti in piazza: Qui oggi per non chiudere sempre, ma anche Dittatori e Siamo alla der…Iva. Tra i manifestanti molti arrivati dalle zone terremotate e alluvionate dellEmilia che ripetono: Ci avete lasciato soli ma siamo noi a portare avanti tutto. Durissimo lo striscione con scritto Per noi un suicidio ogni due giorni. Voi quando cominciate?.
I numeri della crisi vengono snocciolati da Rete Imprese Italia, secondo cui negli ultimi 5 anni hanno chiuso circa mille aziende ogni giorno, la ricchezza prodotta è diminuita del 9%, la disoccupazione è raddoppiata, passando dal 6,4% al 12,7% per un totale di 1,2 milioni di disoccupati in più. Intanto, la pressione fiscale ha raggiunto il 44,3% del Pil (e resterà sopra il 44% per molto tempo) mentre quella legale (su ogni euro di Pil dichiarato) si aggira intorno al 54%. Bestia nera delle Pmi anche la burocrazia che costa 30 miliardi di euro lanno, mentre il credito è in calo dal 2011.