Roma. La prima giornata di Matteo Renzi alla Camera per le consultazioni registra il secco No della Lega per uneventuale partecipazione al nuovo governo.
Con Renzi non ci siamo trovati daccordo su nulla, ha detto il segretario del Carroccio, Matteo Salvini, per il quale se Renzi verrà in Aula per riportare a Roma competenze e soldi non ci stiamo e la Lega è dellaltra parte della barricata.
Il premier incaricato ha anche visto il Centro Democratico di Bruno Tabacci (che ha dato il proprio sostegno), i Fratelli dItalia (che, con Giorgia Meloni, si sono detti pronti ad una opposizione responsabile che valuterà nel merito ogni singolo provvedimento del governo), lUdc di Casini, questultimo che ha dettato le sue condizioni di un governo con orizzonte di legislatura, concentrato sulle priorità del lavoro, delle famiglie e delle imprese e con lobiettivo di una riforma della legge elettorale logicamente e temporalmente connessa alla riforma costituzionale che superi il bicameralismo. Scelta Civica ha manifestato lintenzione di partecipare profondamente alla fase di cambiamento radicale del Paese.
Il giro di incontri si concluderà con Sel e il Nuovo centrodestra di Alfano. Mercoledì, poi, sarà la volta di Forza Italia, con Berlusconi in delegazione, e del Pd.
Quanto al Movimento Cinque Stelle, Grillo e Casaleggio ritengono le consultazioni una farsa e hanno deciso di far scegliere la base, che potrà esprimersi votando online fino alle 22 di martedì. Una scelta che ha provocato anche qualche mal di pancia tra i dissidenti del M5S. Dal suo blog, Grillo continua a criticare Renzi, accusandolo di essere come lArlecchino servitore di due padroni, Berlusconi e De Benedetti, postando una foto di Renzi a mò di pupazzo in mano a De Benedetti, con sotto riportato l’hashtag #debenedettistaisereno, parafrasando lo “stai sereno” proferito dal segretario del Pd.