Renzi, primo giorno a Palazzo Chigi: “E’ finita la ricreazione”

di Redazione

 Roma. Il nuovo presidente del Consiglio Matteo Renzi e tutti i ministri hanno giurato nelle mani del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Il governo è ora nella pienezza dei poteri ed è già terminato il primo Consiglio dei Ministri, in cui Graziano Delrio è stato nominato sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Il ministro dell’Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan, attualmente all’estero, presterà giuramento successivamente, come ricorda il comunicato finale diffuso dal Quirinale.

Dopo il giuramento la squadra di governo, formata da otto donne e otto uomini, si è poi trasferita a Palazzo Chigi per il passaggio di consegne fra Enrico Letta e Renzi. Rapidissimo e freddo lo scambio della campanella tra il premier uscente e il suo successore. Una stretta di mano, la consegna del simbolo delle riunioni del Consiglio dei ministri e poi ognuno è andato per la sua strada. Letta è sceso nel cortile d’onore, accolto dal picchetto militare, ha messo una mano sul cuore ed ha salutato i dipendenti della presidenza del Consiglio che lo hanno applaudito dalle finestre interne.

Prima del passaggio della campanella, Letta, via Twitter ha definito la giornata di oggi come “l’ultima di 300 difficili”, aggiungendo una dedica a Giuseppe Giangrande, il carabiniere ferito nell’attentato davanti a Palazzo Chigi durante il giuramento del suo governo. Poi, lasciato Palazzo Chigi, ha aggiunto: “Lascio#Chigi. Grazie Napolitano e tutti quelli che mi hanno sostenuto! Ora uno stacco via da Roma per prendere le migliori decisioni”.

Renzi, i video del primo giorno a Palazzo Chigi

“Grazie per i messaggi. Compito tosto e difficile. Ma siamo l’Italia, ce la faremo. Un impegno: rimanere noi stessi, liberi e semplici”. Così Renzi ha commentato via Twitter il day after dell’annuncio del suo governo. Poi, in apertura del Cdm, ha detto scherzando: “La ricreazione è finita”. E ha ringraziato il presidente Napolitano e il premier uscente Letta.

Continuano intanto le reazioni e le critiche al nuovo esecutivo. Se il presidente del Consiglio incassa l’ok sulla scelta di Padoan all’Economia da parte dell’Ue (secondo Rehn il neoministro “sa cosa deve essere fatto”), i mal di pancia più preoccupanti, secondo diversi analisti, arrivano dalla minoranza del Pd che fa capo a Pippo Civati, che lancia un sondaggio via web per chiedere un parere sul voto alla fiducia. Non la prendono bene neanche i Popolari, che perdono la Difesa di Mario Mauro, mentre l’Udc di Casini conferma un ministero (al posto di D’Alia alla Pubblica amministrazione, arriva Gian Luca Galletti all’Ambiente).

Critiche anche dal Movimento 5 Stelle, che parlano di un “film di serie b”. All’attacco anche Silvio Berlusconi che sottolinea: “Se governo non è eletto non è democrazia”. L’ex ministro degli Esteri, Emma Bonino, ha invece convocato un comizio a Roma per sottolineare il suo impegno alla Farnesina. Visibilmente commossa per essere stata sostituita al dicastero da Federica Mogherini, Bonino ha sottolineato: “Serve rispetto per le istituzioni”.

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