Rissa alla Camera: 15 giorni a Dambruoso, 8 ai cinquestelle

di Redazione

 Roma. Quindici giorni di sospensione dai lavori parlamentari: è la sanzione, la massima prevista dal regolamento di Montecitorio, che l’Ufficio di presidenza ha inflitto al deputato questore Stefano Dambruoso per aver colpito al volto in Aula Loredana Lupo del M5S il 29 gennaio scorso, al termine delle votazioni sul decreto Imu-Bankitalia.

Dambruoso aveva colpito la deputata, durante i tafferugli scoppiati in Aula, quando i deputati grillini avevano cercato in tutti i modi di fermare l’approvazione del decreto: il questore montiano si era giustificato sostenendo che aveva “involontariamente” colpito la deputata Lupo, “nel tentativo di impedire a lei e ai suoi colleghi di avventarsi, con furia, contro il tavolo della presidenza”.

Ma il gesto era stato stigmatizzato fortemente non solo dai grillini, ma anche dal Pd e da buona parte di Scelta civica, che ne avevano chiesto le dimissioni. Lupo era scoppiata a piangere dopo lo schiaffo, sostenendo di essere stata vittima di violenza gratuita: ma oggi le sanzioni arrivano anche per lei: dieci giorni di sospensione, probabilmente per essere stata tra i protagonisti della rissa alla Camera.

Le conseguenze della rissa in Aula sono cadute comunque anche sui deputati pentastellati: l’ufficio di Presidenza ha deciso di sospendere per otto giorni gli otto deputati del M5S protagonisti di disordini in commissione il 28 ed il 29 gennaio. Si tratta dei deputati Alberti, Castelli, De Lorenzis, della Valle, Di Battista, Mantero, Sorial e Simone Valente.

Ad Alessandro Di Battista in più sono stati comminati altri 10 giorni di sospensione per aver impedito al capogruppo del Pd Roberto Speranza di rilasciare una dichiarazione ai cronisti nella sala stampa di Montecitorio: in totale Di Battista risulta sospeso per 20 giorni.

La deputata pentastellata Silvia Benedetti si è invece vista infliggere una sospensione di 12 giorni per un morso dato a un commesso. Altri 23 deputati del Movimento Cinque Stelle sono stati puniti con dieci giorni di sospensione In totale dovrebbero essere una cinquantina i deputati puniti con le sanzioni per gli episodi di quella frenetica giornata parlamentare.

Tre giorni di sospensione e una lettera di biasimo: è la sanzione irrogata invece dall’Ufficio di presidenza della Camera a Massimo de Rosa, il deputato del M5S che rivolse insulti sessisti alle deputate del Pd il 29 gennaio. “Siete qui solo perché siete brave a fare i p…”, aveva detto il grillino alle colleghe del Pd in Commissione giustizia alla Camera, Micaela Campana e Alessandra Moretti. Le due deputate lo avevano denunciate per offese sessiste, e invano De Rosa aveva cercato di scusarsi, via Facebook, cercando di giustificarsi per i “termini inopportuni”.

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