Aversa. Il loro moto sono «cercare di lasciare il mondo migliore di come labbiamo trovato» e «siate pronti».
Nessuno, quindi, più degli scout può essere legittimato nella difesa del territorio, soprattutto quando questo territorio rientra nel perimetro della Terra dei Fuochi, di quella terra dapprima violentata e successivamente dimenticata. Nasce da questo duplice motivo di fedeltà ai valori scout e allamore per la propria terra, liniziativa del Clan (gli scout dai 18 ai 21 anni) Phoenix del gruppo scout Succivo 1.
I ragazzi si sono impegnati in una campagna di monitoraggio del territorio compreso fra Succivo, Orta di Atella e Sant’Arpino, su invito di don Maurizio Patriciello, che hanno incontrato in Parrocchia a Caivano. Il loro obiettivo è quello di spingere chi ci governa a mettere un freno allo stato di degrado in cui versano le periferie dei paesi di questa striscia di terra a cavallo tra le province di Napoli e Caserta. I giovani succivesi erano con don Maurizio nel momento in cui il sacerdote ha ricevuto la notizia che il decreto a salvaguardia della Terra dei Fuochi era stato approvato e si sono molto entusiasmati sentondosi definire «protagonisti del futuro».
I giovani seguaci di Baden Powell sono passati, poi, dalla teoria ai fatti inviando una lettera a tutti i sindaci dellAgro Atellano, avvertendoli che «in questa terra un tempo Felix, oggi logorata, flagellata e violentata, non sono più soli!».
Rover e scolte (questi gli appellativi gli scout del clan) si dicono pronti ad affiancarli nella lotta contro chi «non onora la madre terra», diventando da oggi sentinelle e custodi del territorio che è stato loro affidato, con la nascita, da Dio.
«Sappiamo scrivono gli scout succivesi di essere solo dodici ragazzi, armati di entusiasmo, ma sappiamo che anche noi non saremo soli, cercheremo, infatti, di coinvolgere lintero popolo dellAntica Atella. Da marzo partirà liniziativa Adotta la tua terra, sponsorizzata con tre eventi nelle piazze di Succivo, Orta di Atella, SantArpino, (rispettivamente il 23 e il 30 marzo e il 6 Aprile) e pubblicizzata su unomonima pagina Facebook».
In chiusura una richiesta ai cittadini: di monitorare insieme le zone a più alto rischio di sversamento di rifiuti e di pubblicare su quella pagina Fb notizie e foto per segnalare ai primi cittadini le violazioni praticamente in tempo reale.