Teano. In relazione ad alcuni articoli apparsi sulla stampa casertana relativi ai beni confiscati alla camorra nel Comune di Teano, il coordinatore nazionale di Libera, Enrico Fontana, e il referente provinciale di Caserta, Gianni Solino, …
… precisano che Libera è una rete di associazioni, scuole, cooperative sociali, cittadini che in ogni luogo d’Italia si impegnano per liberare il nostro paese dalle mafie e dai loro traffici criminali. In quanto tale, Libera non riceve in affidamento né gestisce, tranne singole eccezioni, beni confiscati. Semplicemente, si adopera ogni volta che può per favorire l’utilizzo sociale e produttivo dei beni sottratti alle mafie da parte di soggetti che la legge prevede quali possibili utilizzatori. Così è stato anche nel caso di Teano, dove la cooperativa Terre di don Peppe Diana – Libera terra ha avuto, in affidamento provvisorio i frutteti siti in frazione Pugliano, rispetto ai quali ha sostenuto sforzi non indifferenti per evitare che la scorsa stagione fosse del tutto fallimentare, a causa di ritardi e circostanze sfavorevoli non dipendenti certo dalla propria volontà. Appare chiaro, perciò, che nessuna rinuncia poteva essere operata né è stata operata da Libera.
La cooperativa Terre di don Peppe Diana continuano Fontana e Solino ha preso atto del venir meno delle condizioni di un proprio proficuo impegno su quei terreni lasciando al Comune, quale titolare dei beni, ogni facoltà di individuazione di soluzioni alternative. Come sempre, Libera, è pronta a sostenere qualsiasi iniziativa positiva che metta in produzione i beni confiscati ai clan e sappia restituire alla comunità espropriata di quei beni i giusti benefici in termini sociali e produttivi. Anche nel caso di Teano saremo vicini a chi vorrà affrontare le impegnative sfide che la gestione di beni confiscati alle mafie sempre comporta.