Villa Literno. Era stato accusato di essere a disposizione del boss Nicola Panaro, invitandolo, nel periodo in cui lesponente del clan dei casalesi era latitante, a farsi coraggio e garantendogli aiuto e preghiere.
Ora per don Carmine Schiavone, sacerdote originario di Villa Literno, arriva lassoluzione piena con il decreto di archiviazione disposto dal gip del tribunale di Napoli, che ha accolto le richieste degli avvocati Paolo Caterino, Sabato Graziano e Guido Diana.
Il parroco, 37 anni, figurava tra gli indagati dellinchiesta che, lo scorso 22 ottobre, portò allarresto di 14 persone ritenute fiancheggiatrici di Panaro, arrestato tre anni prima, il 14 ottobre 2010.
Una vicenda che indusse il vescovo della Diocesi di Aversa, Angelo Spinillo, a chiedere al sacerdote, viceparroco in una chiesa del Napoletano, di osservare un periodo di ritiro. Adesso, invece, don Carmine potrà continuare, serenamente, ad occuparsi della propria attività sacerdotale.
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