“A disposizione del boss”: assolto don Carmine Schiavone

di Antonio Taglialatela

 Villa Literno. Era stato accusato di essere “a disposizione” del boss Nicola Panaro, invitandolo, nel periodo in cui l’esponente del clan dei casalesi era latitante, a “farsi coraggio” e garantendogli aiuto e preghiere.

Ora per don Carmine Schiavone, sacerdote originario di Villa Literno, arriva l’assoluzione piena con il decreto di archiviazione disposto dal gip del tribunale di Napoli, che ha accolto le richieste degli avvocati Paolo Caterino, Sabato Graziano e Guido Diana.

Il parroco, 37 anni, figurava tra gli indagati dell’inchiesta che, lo scorso 22 ottobre, portò all’arresto di 14 persone ritenute fiancheggiatrici di Panaro, arrestato tre anni prima, il 14 ottobre 2010.

Una vicenda che indusse il vescovo della Diocesi di Aversa, Angelo Spinillo, a chiedere al sacerdote, viceparroco in una chiesa del Napoletano, di osservare un periodo di ritiro. Adesso, invece, don Carmine potrà continuare, serenamente, ad occuparsi della propria attività sacerdotale.

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