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la Ragioneria di Gricignano a partire da dicembre scorso, previo intervento tecnico per il ripristino dei locali da utilizzare.
Dopo tanti solleciti e atti formali la dirigente Diana, in previsione della programmazione per il nuovo anno scolastico, in termini sia di risorse umane che del numero delle iscrizioni pervenute, più di trecento, è stata costretta a convocare un collegio straordinario per mettere al corrente i docenti circa le criticità logistiche: perché le iscrizioni sono tante (nonostante si sia ristretta la frequenza agli studenti provenienti dalla provincia di Napoli) e le aule sono poche e lo saranno ancora di meno in virtù dellapplicazione della normativa sulla sicurezza.
Il paradosso dellagro aversano è scuole senza alunni e alunni senza scuole. Dopo ampia discussione sono emerse diverse proposte, tra le più votate quella del rigetto delle domande in esubero rispetto alla disponibilità di aule presenti. Tale criticità per la scuola è in netta contraddizione agli indirizzi guida europei e nazionali che, in riferimento al riordino dellorganizzazione scolastica dei curricoli vigenti nei diversi ordini di scuola e in particolare negli istituti professionali, vede questa tipologia di istituti proiettati verso lo sviluppo europeo delleducazione.
I nuovi istituti professionali, secondo il Regolamento e le Linee Guida del 2010 e del 2012, rispondono allesigenza di realizzare percorsi formativi quinquennali finalizzati allacquisizione di un titolo di studio; essi consentono la possibilità di inserirsi nel mondo del lavoro, avendo nella propria offerta didattico-curricolare attività di stage e di alternanza scuola-lavoro che avvicinano gli studenti a connotazioni specifiche professionali, declinate in base alla vocazione del territorio, a progetti di sviluppo locale e ai relativi bisogni formativi.
Questi sono gli elementi fondamentali che guidano la scelta orientativa delle famiglie e dei giovani in obbligo scolastico, che guardano a questa tipologia di scuola come possibilità di professionalizzazione futura, ancora più evidente in questo momento di profonda crisi economica e del lavoro.
Luso delle tecnologie e metodologie tipiche dei diversi contesti applicativi, la risposta efficace alla domanda di personalizzazione dei servizi e dei prodotti, lintegrazione con il territorio e il mondo produttivo, sono i metodi di lavoro che caratterizzano il piano dellofferta formativa dellIpsar di Aversa, che intreccia la progettazione didattica della scuola con lipotesi di sviluppo locale e con le esigenze degli studenti.
In questottica, vista lenorme difficoltà ad organizzare una seria ed efficace attività didattica, ci chiediamo se la Provincia di Caserta, che ha il compito di leggere le esigenze e le richieste che arrivano dal territorio, ha intenzione di portare avanti una politica di rilancio sociale per un territorio, quello dellagro aversano, spesse volte martoriato ed abbandonato al proprio destino.
Non facciamo spegnere lultima fiammella accesa: la speranza dei giovani ed il loro futuro professionale. Chiediamo a voce alta un reale interessamento per la nostra Istituzione scolastica rimasta uno dei pochi baluardi a difendere la crescita e la formazione dei nostri giovani.
Aversa. La necessità di redigere un comunicato stampa nasce dalla relazione introduttiva fatta dal dirigente scolastico dellIpssart di Aversa Rainulfo Drengot, Preziosa Diana, nellultimo collegio dei docenti, in merito alle Iscrizioni degli alunni per lanno scolastico 2014/15.
Una relazione preoccupante per i nuovi iscritti, per i docenti e per il personale Ata, in quanto mette in evidenza la difficoltà ad accogliere i nuovi studenti in una struttura, quella di via Nobel, insufficiente (ad oggi 50 aule per 63 classi) da un lato e precaria, quella della sede annessa, del plesso Cimarosa. La situazione è stata segnalata ufficialmente agli organi di competenza più volte dal dirigente scolastico, ma ad oggi nessun atto concreto da parte della Provincia è stato fatto, anche se si considerano alcune promesse scritte e verbalizzate durante lultimo incontro tra lassessore alla Pubblica Istruzione Cincotti e lassessore Zaccariello e il responsabile dellUfficio tecnico provinciale, ma mai attuate, e cioè lutilizzo di aule pressoCollegio Docenti Le Rsu sindacali Il Consiglio di Istituto