Ufficio sanitario Inps, il senatore Romano interroga il ministro Poletti

di Antonio Taglialatela

 Aversa. In un’interrogazione indirizzata al ministro del Lavoro e delle Politiche sociale, il capogruppo al Senato dei “Popolari per l’Italia”, Lucio Romano, affronta la questione della soppressione dell’ufficio sanitario dell’Inps di Aversa e il suo accorpamento alla sede provinciale di Caserta.

Un caso che ha sollevato molte polemiche sul territorio aversano, dal momento che l’ufficio serviva un comprensorio abitativo di 270mila abitanti, in cui sono presenti numerose aziende.

“La sede Inps di Aversa – scrive il parlamentare aversano rivolgendosi al ministro Giuliano Poletti – con i suoi circa 60 dipendenti, vanta un ottimo andamento annuo per pratiche lavorate e prodotte, anche in rapporto ai lavoratori dedicati, che la rende un’agenzia dal bilancio produttivo superiore finanche a sedi provinciali. Ciò nonostante, negli ultimi anni la stessa sede ha avuto un declassamento continuo da agenzia subprovinciale ad agenzia complessa, con l’intento dichiarato di una riduzione dei costi, finora non certificata, anzi qualvolta aumentata. Fino a che, nell’ambito di un progetto di riordino delle sedi locali, l’Inps ha provveduto alla soppressione dell’ufficio sanitario di Aversa, con conseguente accorpamento di tutte le attività medico-legali, svolte negli anni, alla sede provinciale dell’Inps di Caserta”.

Una decisione, sottolinea Romano, “che ha creato una serie di disagi per l’enorme massa di utenza, che prima si recava ad Aversa, proveniente dai 19 comuni dell’agro aversano, costretta, nonostante le difficoltà e le sofferenze legate al precario stato di salute, a recarsi presso gli uffici di Caserta, tra l’altro decentrati e difficilmente raggiungibili con mezzi pubblici, non solo per visite mediche ma anche semplicemente per chiedere un’informazione o presentare una documentazione sanitaria. E questo senza una valida ragione né di contenimento della spesa (infatti, la sede Inps di Aversa continua ad occupare lo stesso edificio che prima ospitava anche l’Ufficio sanitario e non uno più piccolo o meno oneroso), né di ottimizzazione delle risorse umane (i carichi di lavoro dell’Ufficio sanitario trasferito non erano inferiori alla media nazionale e il personale dedicato smaltiva una mole di lavoro consistente sia quantitativamente che qualitativamente)”.

Romano non manca di menzionare la discesa in campo dei sindaci dell’agro aversano che hanno chiesto ai vertici provinciali e regionali dell’Inps la riattivazione dell’ufficio di Aversa al fine di ripristinare condizioni di un’agevole erogazione del servizio e di una corretta funzionalità degli uffici adeguati alle esigenze della particolare utenza servita, come persone anziane o portatori di handicap.

Aversa, tra l’altro, da poco è sede del nuovo Tribunale di Napoli Nord, con una giurisdizione che va oltre l’agro aversano, estendendosi ai numerosi e popolosi comuni della provincia a nord del capoluogo partenopeo, “e ciò comporterà – spiega Romano – la necessità di una filiale di coordinamento dell’Inps che è sempre prevista laddove sia presente sul territorio un tribunale”.

Il senatore aversano, dunque, chiede al ministro Poletti “come intende attivarsi affinché l’apertura della filiale di coordinamento dell’Inps prevista nei territori che ospitano i tribunali avvenga in tempi rapidi, ripristinando le attività professionali e sanitarie, e ponendo così fine alla incresciosa disfunzione che sta danneggiando i residenti dell’agro aversano”.

Sulla questione interviene anche la Cisal (Confederazione Italiana Sindacati Autonomi Lavoratori) di Caserta che, tramite il commissario straordinario Alessandro Pico e il subcommissario Carmine Piccolo, fa sapere come “i nostri centri di ascolto sindacali e i centri di raccolta Caf ultimamente sono assaliti da continue lamentele e richieste per l’impossibilità di recarsi all’Inps di Caserta da parte di persone anziane e diversamente abili convocati per un accertamento, sia sanitario o di altra natura. Ciò sta portando ad un’esasperazione delle persone più in difficoltà, quali, appunto, anziani e disabili, a cui bisogna trovare una soluzione per senso civico e sociale”.

La Cisal sottolinea anch’essa che ad Aversa, dopo l’istituzione del tribunale di Napoli Nord, “ci sarà un notevole carico di lavoro per i procedimenti civili previdenziali e sanitari anche per l’Inps”. Da qui la richiesta “di valutare il potenziamento della struttura Inps di Aversa, il ripristino delle attività professionali e sanitarie e l’ipotesi di trasferire ad Aversa anche le visite di accertamento dell’invalidità civile”.

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