Tentano di uccidere il fratello del boss Lo Russo, muore il guardaspalle

di Redazione

 Napoli. Notte di sangue nel Napoletano. Ai Colli Aminei, quartiere del capoluogo al confine tra l’Arenella, Capodimonte e Miano, un commando armato ha tentato di uccidere Mario Lo Russo, fratello di Salvatore (attualmente collaboratore di giustizia), boss del clan dei “Capitoni” di Miano.

Ma a farne le spese è stato il dal suo guardaspalle, Domenico Raffone, con il quale viaggiava in sella ad uno scooter. I killer, giunti a bordo di una Fiat Panda, sono entrati in azione poco dopo la mezzanotte di domenica nel Parco Matteotti, su viale Colli Aminei.

Numerosi i colpiti di pistola esplosi dai sicari che hanno raggiunto al torace Raffone, che è deceduto sul posto, mentre Lo Russo è rimasto ferito e trasportato d’urgenza all’ospedale “Cardarelli”. Non dovrebbe essere in pericolo di vita.

Del caso si occupa la squadra mobile di Napoli. L’ipotesi è che l’agguato sia legato alla faida in atto al Rione Sanità tra i Lo Russo e i Savarese per il controllo dello spaccio di droga.

Nella stessa serata, poco prima, ad Afragola, è stato ucciso Gennaro Caliendo, 36 anni. Detenuto in semilibertà al carcere di Secondigliano, dove in quel momento era diretto per il rientro, è stato affiancato da una moto con in sella due sicari che gli hanno esploso contro diversi colpi d’arma da fuoco.

Anche quest’ultimo episodio potrebbe rientrare nell’ambito della faida in atto nell’area a nord di Napoli che di recente ha visto una lunga scia di agguati, l’ultimo in un centro estetico di Arzano, che ha visto tra le vittime anche un giovane innocente, oltre al filone di vittime sparate e date alle fiamme in autovetture.

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