Sepe ricorda Don Diana: “Negare sacramenti e funerali ai camorristi”

di Redazione

 Casal di Principe. E’ arrivato a Casal di Principe nella parrocchia di San Nicola dove il 19 marzo del 1994, vent’anni fa, venne ucciso don Peppe Diana.

Il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli,in occasione del ritiro spirituale di tutto il clero della diocesi di Aversa, ha incontrato i bambini della scuola elementare del paese,insieme al vescovo di Aversa, Angelo Spinillo.

Torna, dunque, nella sua terra, il cardinale. La sua famiglia è originaria di Carinaro, altro paese dell’agro aversano. Il ricordo di don Peppe, assassinato dalla camorra nel giorno del suo onomastico, sopravvive al tempo.

E proprio stamani, ai microfoni di Radio 1 Rai, all’interno di “Start, la notizia non può attendere”, è giunto il duro monito di Sepe che dice “No” a sacramenti e funerali religiosi per i camorristi. “Fino a quando non abbiamo il segno concreto di una conversione, come si fa a permettere a questi malavitosi di partecipare ai sacramenti? A fare i padrini dei battesimi, alle cresime, ai matrimoni?”, si è chiesto il cardinale, sottolineando: “Anche di fronte alla constatazione di una continua adesione e alla volontà di spargere sangue e morte nella nostra societàcome si fa a fare i funerali religiosi? Quale benedizione si può dare a chi ostentatamente, continuamente, ha voluto annunciare quello che è il Vangelo contrario al Vangelo di Cristo?”.

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